Come si divide l’eredità dei soldi sul libretto postale all’apertura della successione?

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Quando viene a mancare un parente bisogna presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate per il calcolo delle imposte. Prima di capire come si divide l’eredità dei soldi sul libretto postale all’apertura della successione è importante valutarne i costi. A tale scopo la Redazione ha individuato la risposta alla domanda “Quanto costa la tassa di successione sul libretto postale del defunto?”. A questa si aggiunge la domanda relativa alla spartizione delle spese da sostenere per le tasse e l’eventuale parcella del notaio.

Alla morte del titolare di un conto corrente bancario o postale bisogna procedere allo sblocco e all’assegnazione delle quote ereditarie. Per sapere come si divide l’eredità dei soldi sul libretto postale all’apertura della successione bisogna verificare l’eventuale presenza di testamento. Se il defunto non esprime tramite testamento le sue disposizioni relative alla divisione del patrimonio vale la successione legittima. Gli articoli dal 565 al 586 del codice civile individuano gli eredi legittimi e le quote ereditarie che ad essi spettano In assenza di testamento pertanto le somme di denaro sul libretto postale si dividono fra il coniuge superstite e i figli.

Al coniuge superstite spetta il 50% della giacenza se vi è un solo figlio che quindi eredita la restante parte della liquidità. Invece se i figli sono 2 o più ad essi la norma vigente destina i 2/3 delle somme in deposito postale. Se il defunto non ha figli, subentrano fratelli ed eventuali genitori ad acquisire la titolarità dei soldi presenti sul libretto postale.

Come si divide l’eredità dei soldi sul libretto postale all’apertura della successione?

Se il defunto esprime le sue ultime volontà e redige un testamento deve comunque deve lasciare una parte dei propri averi agli eredi legittimari. Non si può infatti decidere di trasferire le somme di denaro presenti sul libretto senza tener conto della quota legittima.

Essa individua la quota di eredità che la normativa del codice civile assicura ai soggetti che presentano legami di parentela con il titolare dei beni. Pertanto anche se vi è un testamento il defunto può donare e disporre senza vincoli di sorta solo della metà del patrimonio. Delle somme di denaro in deposito quindi una metà spetta sempre e comunque agli eredi legittimari quali il coniuge superstite o i figli. Ne consegue che il titolare del libretto postale potrà decidere a chi destinare il restante 50% del denaro in giacenza.

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