Come si calcola la pensione di vecchiaia anticipata da 51 a 61 anni di età 

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Con l’attuale sistema pensionistico un lavoratore matura il diritto alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi. Esiste però la possibilità di accedere alla pensione da 51 anni fino a 61 anni di età. Si tratta della pensione di vecchiaia anticipata chiamata anche pensione di invalidità, perché è riconosciuta ai lavoratori disabili. Analizziamo come si calcola la pensione di vecchiaia anticipata da 51 a 61 anni di età e qual è il tipo di invalidità richiesto.

Pensione di vecchiaia anticipata

Questa forma pensionistica non è per tutti, è destinata ai lavoratori del settore privato. Inoltre, devono essere in possesso di una percentuale di invalidità pari all’80%.

L’età pensionabile è diversa se si tratta di uomo o donna. Infatti, la normativa prevede il pensionamento anticipato con un’età di:

  •  56 anni per le donne;
  •  61 anni per gli uomini.

Come si calcola la pensione di vecchiaia anticipata da 51 a 61 anni di età

Per questa misura è richiesto un requisito contributivo di almeno 20 anni. Per coloro che rientrano nelle deroghe Amato sono sufficienti 15 anni di contributi.

Il riconoscimento dell’invalidità deve essere effettuato da una commissione medica INPS. Il solo riconoscimento dell’invalidità civile non è sufficiente.

L’assegno per la pensione di vecchiaia anticipata è calcolato nel modo ordinario, come una normale pensione.

Quindi, con il sistema misto che prevede in base al versamento dei contributi, l’applicazione del sistema retribuito e contributivo.

Il valore dell’assegno è calcolato in base alla contribuzione accumulata nell’intera vita lavorativa.

Requisiti da 51 anni a 66 anni

Come si calcola la pensione di vecchiaia anticipata da 51 a 61 anni di età? L’età e la contribuzione possono variare per i lavoratori non vedenti. Anche in questo caso il calcolo è effettuato come la pensione ordinaria.

Ecco un elenco completo dei requisiti:

a) con 51 anni di età: lavoratrici non vedenti dalla nascita o prima del rapporto lavorativo. Con 10 anni di contributi e una finestra di attesa di 12 mesi;

b) con 56 anni di età: lavoratrici autonome non vedenti dalla nascita o prima del rapporto lavorativo. Con 10 anni di contributi e una finestra di attesa di 18 mesi;

c) con 56 anni di età: lavoratrici non vedenti dopo l’inizio del rapporto di lavoro. Con 15 anni di contributi e una finestra di attesa di 12 mesi;

d) con 61 anni di età: lavoratori non vedenti dalla nascita  o prima del rapporto lavorativo. Con 10 anni di contributi e una finestra di attesa di 18 mesi;

e) con 61 anni di età: lavoratori non vedenti dopo l’inizio del  rapporto lavorativo. Con 15 anni di contributi e una finestra di attesa di 12 mesi;

f) con 66 anni di età: lavoratori autonomi non vedenti dopo l’inizio del rapporto lavorativo. Con 15 anni di contributi e una finestra di 18 mesi.

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