Tra le operazioni più comuni e ricorrenti, associate a un conto corrente bancario o postale, spicca il bonifico. Che può essere in ingresso, per ricevere un accredito, oppure in uscita, quando il correntista deve effettuare dei pagamenti.
Ma per quale motivo si riceve o si effettua un bonifico bancario o postale? Al riguardo, in maniera sintetica, la spiegazione dell’operazione deve essere indicata nel campo relativo alla causale del bonifico. Questo vale sia per un conto corrente online, sia per le carte conto. Ovverosia, per le carte ricaricabili che, dotate di IBAN, sono allo stesso modo abilitate per fare e per ricevere bonifici.
Ecco allora alcuni consigli utili sulla causale da indicare di volta in volta. Per i bonifici in uscita, specie quando la motivazione è determinante sia per l’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni, sia per evitare di finire poi sotto la lente del Fisco.
Come scrivere la causale del bonifico bancario o postale, dal conto corrente online alla carta ricaricabile con IBAN
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Nel dettaglio, prima di tutto c’è da dire che la causale del bonifico non è obbligatoria. Pur tuttavia, per chi effettua l’operazione specificare la causale rappresenta una garanzia importante. Per esempio, quando il bonifico viene effettuato per pagare la parcella a un avvocato. Inoltre, la causale del bonifico bancario o postale l’indicazione, seppur sintetica, deve essere chiara e veritiera.
Per esempio, e per rendere l’idea, se la somma di denaro riconosciuta con un bonifico è riconducibile a una prestazione professionale, non si può di certo riportare nella causale la dicitura “donazione”. Altrimenti, poi, come sopra accennato, finire sotto la lente del Fisco è un attimo.
Cosa fare quando si sbaglia la causale e quando c’è obbligo del pagamento parlante
Nel caso in cui si dovesse sbagliare la causale, a meno che non si tratti di bonifico istantaneo, la cosa migliore da fare è quella di revocare l’operazione e di inserire di nuovo il bonifico con la causale corretta.
Massima attenzione, infine, ai bonifici che, per esempio, sono collegati al saldo delle spese per ristrutturazione. Ovverosia, quelli che permettono di accedere a bonus edilizi e ad altre agevolazioni. In tal caso, infatti, il bonifico da ordinario diventa parlante. Richiede, oltre alla causale imposta ai sensi di legge, pure l’inserimento di informazioni aggiuntive.
A partire dal codice fiscale di tutti i beneficiari delle detrazioni fiscali, passando per l’inserimento del codice fiscale o della partita IVA di chi ha realizzato gli interventi.
Ecco, dunque, come scrivere la causale del bonifico bancario o postale.
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