Come scegliere se è meglio la pensione a 63 o a 64 anni per l’importo

pensione

Andare in pensione a 64 anni è più vantaggioso rispetto ai 63, anche se di poco dal momento che il coefficiente di trasformazione dei contributi in pensione, utilizzato dall’INPS, è migliore se l’età di uscita è più alta. Piccola differenza però fra i 63 e i 64 anni. Infatti nel 2022 i due coefficienti di trasformazione che l’Inps utilizza per liquidare la pensione ai lavoratori sono vicini. Il coefficiente a 63 anni è pari a 4,910, a 64 anni invece è pari a 5,060. Piccola differenza quindi. Inoltre in base alla misura pensionistica prescelta può accadere esattamente il contrario, cioè con l’uscita a 64 anni meno favorevole di una a 63.

Quando andare in pensione a 63 anni è meglio rispetto che a 64

Morto quindi dipende da caso a caso e da pensionato a pensionato. Infatti ci sono casi in cui nonostante il coefficiente migliore, ci sono dei pensionati a 64 anni che percepiscono un assegno inferiore rispetto a chi invece è uscito a 63 anni. Questo dipende sostanzialmente dalla misura utilizzata per lasciare il lavoro. Infatti chi esce 64 anni sfruttando la pensione anticipata contributiva per esempio è costretto al ricalcolo completamente contributivo della prestazione. E questo significa una pensione calcolata in maniera meno favorevole al pensionato. A 63 anni invece con l’APE sociale questo calcolo non esiste. Il pensionato quindi può uscire a parità di contribuzione versata in maniera più vantaggiosa a 63 anni non solo come età ma anche come importo della pensione.

Come scegliere se è meglio la pensione a 63 o a 64 anni in base alla misura prescelta

Diverso il caso di chi esce con Quota 102 entro fine anno. Infatti con questa misura la pensione non è calcolata con il contributivo ma col sistema misto. Quindi oltre a godere del vantaggio del miglior coefficiente di trasformazione, questo lavoratore non perde niente rispetto all’APE sociale dal punto di vista dell’importo della pensione. Anzi, dal momento che è l’APE sociale arriva a liquidare una prestazione fino a massimo 1.500 al mese, e pure senza tredicesima e maggiorazioni, uscire a 64 anni con la Quota 102 è più vantaggioso.

L’importanza dei coefficienti e i limiti del sistema pensionistico

Parlando quindi di misure previdenziali che consentano uscite ad età diverse, i fattori che influenzano l’importo della prestazione sono molti. E come scegliere se è meglio la pensione a 63 o a 64 anni è molto difficile. Il rapporto costi benefici di queste misure è variabile. Non ci sono regole precise che possono determinare senza approfondimenti, il vantaggio di una o dell’altra misura. Inevitabile comunque sottolineare come a 67 anni di età il vantaggio di lasciare il lavoro raggiungendo l’età pensionabile canonica è evidente. Non fosse altro che rispetto ai 63 anni di età prima citati il coefficiente di trasformazione determina una differenza già importante in termini di assegno. A 67 anni tale coefficiente è di 5,575, a 65 anni invece 4,910, una differenza netta di 0,665.

Lettura consigliata

In pensione con 30 anni di contributi nel 2023 ma a 67 anni

Consigliati per te