Se stai pensando di comprare casa e devi decidere tra un mutuo a tasso fisso o variabile, scegliere oggi non è facile. Ecco come adottare la soluzione migliore nell’attuale contesto economico ed una strategia per minimizzare i costi finali.
La casa è uno dei desideri più diffusi tra gli italiani. Per chi compra casa, scegliere il mutuo giusto oggi può fare una enorme differenza sull’esborso di capitale non solo nel presente ma anche nel futuro. Ma come si fa a decidere oggi tra un mutuo a tasso fisso o variabile? In questo articolo risponderemo a queste domande, fornendoti le informazioni e i consigli necessari per orientarti al meglio nella scelta.
Mutuo a tasso fisso o variabile: quali sono le differenze e come funzionano
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Prima di entrare nel dettaglio delle caratteristiche e dei vantaggi di ogni tipo di mutuo, è bene chiarire cosa si intende per tasso fisso e variabile. Il tasso fisso è quello che rimane invariato per tutta la durata del mutuo. Invece il tasso variabile è quello che cambia periodicamente in base all’andamento dei tassi di mercato.
Questo significa che con il mutuo a tasso fisso si ha la certezza di pagare sempre la stessa rata, a differenza del tasso variabile. Con quest’ultimo si può risparmiare se i tassi scendono, ma anche pagare di più se i tassi salgono. In generale, si sceglie un mutuo a tasso variabile se si pensa che i tassi possano calare nel tempo. Invece si opta per un mutuo a tasso fisso se si pensa che i tassi possano salire e per avere una maggiore stabilità e tranquillità.
Nella scelta pesano le previsioni sull’andamento dei tassi negli anni successivi
Per scegliere il tipo di mutuo più conveniente, è importante tenere in considerazione l’andamento dei tassi di interesse previsto negli anni successivi. È ovvio che nessuno ha la capacità di prevedere cosa possa accadere tra 10 o 20 anni, ma un esperto potrebbe suggerirci dei possibili scenari. L’andamento storico dei tassi potrebbe aiutarci a intuire la possibile evoluzione.
Per esempio, nell’attuale contesto storico i tassi sono in fase di rialzo, dopo aver toccato i minimi storici nel biennio 2020/2021. Ma la BCE ha iniziato ad alzare i tassi nel luglio 2022 per domare l’inflazione in rialzo. Oggi i tassi sono sui massimi degli ultimi 10 anni. Tuttavia, non è detto che questa situazione duri per sempre. Infatti, alcuni esperti prevedono che i tassi possano iniziare a calare dal 2024. Ipotesi ancora più probabile se l’economia europea rallentasse la crescita e l’inflazione calasse.
Come scegliere oggi tra un mutuo a tasso fisso o variabile
Se questo scenario si avverasse chi ha oggi un mutuo a tasso variabile potrebbe risparmiare in futuro. Invece chi ha un mutuo a tasso fisso potrebbe perdere un’occasione di abbassare la rata. Tuttavia, queste sono solo ipotesi e non certezze. Se i tassi continuassero a salire chi avesse un mutuo a tasso variabile sarebbe svantaggiato. Quindi è bene valutare attentamente i rischi e le opportunità di ogni scelta.
Oggi un mutuo a tasso variabile costa di più di un mutuo a tasso fisso. Supponiamo di voler comprare una casa del valore di 200.000 euro e di richiedere un mutuo di 150.000 euro da restituire in 25 anni. Al momento della stesura dell’articolo, il mutuo a tasso fisso migliore (di BNL) ha un TAEG del 3,77% e una rata mensile di 755 euro. Invece il migliore mutuo a tasso variabile alle stesse condizioni (di ING) ha un TAEG del 4,78% e una rata mensile di 832 euro.