La prevenzione è la miglior arma a disposizione che abbiamo per proteggere i nostri amici a quattro zampe da pulci, zecche e altri animali infestanti.
Gli antiparassitari, infatti, salvo consiglio del veterinario, andrebbero utilizzati su un’animale sano per prevenire un possibile attacco. Ma andrebbero anche utilizzati con costanza in tutte le stagioni dell’anno comprese l’autunno e l’inverno.
Questo sia perché il clima, in queste due stagioni, si è fatto generalmente meno rigido. Ma anche perché se una pulce o zecca dovesse arrivare in casa potrebbe riprodursi velocemente grazie al calore domestico creato dai termosifoni.
Tuttavia, se siamo in dubbio su quale scegliere, questi tre suggerimenti che sveleremo con l’articolo di oggi potrebbero tornarci davvero utili.
Come scegliere l’antiparassitario giusto per i nostri amici a quattro zampe con questi 3 semplici suggerimenti
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Partiamo, innanzitutto, da un assunto fondamentale e cioè che non tutti gli antiparassitari li possiamo acquistare liberamente nei pet shop o in farmacia.
Per molti serve una ricetta medica e per questo motivo il suggerimento principale sarebbe quello di consultare prima il veterinario.
Nonostante ciò, la scelta può essere più complicata di quanto pensiamo.
Vediamo, allora di fare un po’ di chiarezza e di scoprire come scegliere l’antiparassitario giusto per i nostri amici a quattro zampe grazie a questi 3 semplici suggerimenti che potremmo seguire.
Ogni parassita ha il suo antiparassitario
Il primo suggerimento sarebbe quello di capire per prima cosa da quale parassita o fastidioso animaletto vogliamo proteggere i nostri cani o gatti.
Se da pulci, zecche, flebotomi, zanzare, mosche ecc.
Questo dipende molto da due fattori:
- dall’ambiente in cui viviamo, città, campagna, vicino al mare, umido o secco;
- dalle nostre abitudini e cioè il gatto sta in casa ma anche in giardino oppure dove portiamo il cane di solito in passeggiata.
In base a ciò, insieme al veterinario, saremmo in grado di stabilire quale parassita o animaletto potrebbe attaccare l’animale e creargli dei disturbi.
E potremmo capire, allora, quale antiparassitario sarebbe quello più indicato.
La formulazione
Un secondo importante suggerimento sarebbe quello di valutare anche la tipologia di formulazione.
La scelta, anche in questo caso, dipende da due fattori:
- la facilità di applicazione e ciò dipende molto da noi padroni e da quanto siamo predisposti e bravi nell’applicare l’antiparassitario;
- la durata nel tempo.
Potremmo valutare, con l’aiuto del veterinario, le seguenti alternative:
- la pipetta o spot-on tra i metodi più facili di applicazione, della durata di 3-4 settimane;
- il collare tra i metodi più pratici ma dalla durata più lunga, anche fino a 8 mesi;
- lo spray o la polvere che sarebbero meno pratici nell’applicazione sull’animale e con una durata varia da qualche settimana a qualche mese.
Il principio attivo
Infine, un terzo e importante suggerimento, sarebbe quello di chiedere al veterinario quale sarebbe il principio attivo dell’antiparassitario che intendiamo acquistare.
Questo è un suggerimento per essere più preparati in fase d’acquisto e non commettere errori.
Infatti, i principi attivi vengono riportati sulle confezioni con la loro concentrazione.
In loro assenza, potremmo trovare scritte sul packaging delle frasi più generiche come “scudo repellente” o “allontana gli insetti indesiderati come”.
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