Come scegliere il melone più dolce e succoso senza farsi fregare dal fruttivendolo

melone

Spesso durante i mesi estivi si consuma più frutta e più verdura di stagione. Stiamo parlando di angurie, pesche e pomodori ma anche di melanzane e zucchine. Non dimentichiamoci però del melone, un frutto che viene consumato a fine pasto ma che a volte viene anche impiegato nella preparazione di macedonie o di antipasti. In un precedente articolo abbiamo visto come scegliere un melone dolce e maturo al punto giusto.

Oggi, invece, per non sbagliare, illustriamo due piccoli trucchi della nonna per accaparrarsi quello più buono presente sulla piazza. Ecco spiegato, infatti, come scegliere il melone più dolce e succoso senza farsi fregare dal fruttivendolo. Vediamo questi piccoli escamotage in modo da mangiare sempre frutta fresca e matura al punto giusto.

Il metodo più in voga

Generalmente la maggior parte di noi quando si reca al mercato o al negozio di alimentari la prima cosa che fa è munirsi di guanti di plastica e tastare ortaggi e frutta con i polpastrelli. Questa operazione è sicuramente utile dato che con le mani si può capire il grado di maturazione della frutta.

Se però non si è esperti, è meglio lasciar perdere e affidarsi ad altri semplici trucchi. Per questo eccone due che ci aiuteranno ad andare sul sicuro senza doverci mettere troppo impegno.

Come scegliere il melone più dolce e succoso senza farsi fregare dal fruttivendolo

Un piccolo escamotage consiste nel contare gli spicchi. Infatti, la parte esterna la buccia risulta sempre divisa in varie sezioni ed è molto semplice contarle.

Queste devono essere obbligatoriamente dieci. In questo modo saremo sicuri che ci troviamo davanti a un melone zuccherino e poco acquoso.

Un altro accorgimento consiste invece nel controllare il picciolo che dovrebbe indicare il grado di maturazione che si può riscontrare all’interno. Se risulta particolarmente secco significa che il frutto è pronto per essere mangiato. Al contrario, invece, è meglio evitare di spendere i soldi e continuare a cercare l’esemplare giusto da mettere sulle nostre tavole.

Approfondimento

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