Un focus per capire come scegliere gli intermediari assicurativi on-line affidabili. L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), nel giro di solo qualche giorno, ha fatto uscire bne due comunicati. Entrambi aventi ad oggetto un elenco di siti irregolari che vendono abusivamente polizze assicurative on-line. Per un totale di quasi venti segnalazioni. Volendo avere un quadro aggiornato dei siti da cui stare alla larga, si invita anche a visionare il primo elenco già pubblicato in altro nostro precedente approfondimento. Nel prosieguo, segnaliamo anche un nuovo elenco d’intermediari non autorizzati. Ecco perché è importante capire come scegliere gli intermediari assicurativi on-line affidabili.
Comunicato del 14 Luglio
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Con il comunicato del 14 luglio 2020 l’IVASS ha segnalato ben sette siti internet irregolari. Per cui le polizze emesse, benchè regolarmente pagate, sono da ritenersi false e i relativi veicoli non assicurati. Questi sono gli indirizzi web segnalati:
www.assicurazioni-beccucci.it – www.manziassicurazioni.it – www.cafassirca.it www.segugioassicura.com – www.cercalassicurazione.it – www.sicurezzaassicurazioni.com www.mansuttibrokers.com
Un fenomeno dunque in graduale ascesa da cui è bene stare alla larga. Per cautelarsi, bisogna agire in via preventiva tramite una corretta informazione, ma anche tramite un adeguato modus operandi. Vediamo dunque, sulla scorta delle diritte emanate dall’IVASS, come fare.
Vademecum per scelte corrette
Entrando subito nel vivo della questione, va detto che i siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) di intermediari italiani che svolgono attività on-line, devono indicare quanto segue. Il primo focus è sui dati identificativi dell’intermediario, a seguire l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, nonché il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata.
Una volta appurata la reale esistenza dell’intermediario, l’IVASS consiglia di verificare anche il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi. Nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS. Va da sé che i siti o i profili Facebook (o di altri social network) privi di tali informazioni, sono da considerarsi irregolari. In quanto si tratta di siti non conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa.
Intermediari europei
Se poi ci si sposta verso gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE), la prima verifica da fare è la seguente. Si deve cioè appurare che tali soggetti siano abilitatati ad operare in Italia. Per cui, il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, anche dell’altro. Vale a dire, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, nonché l’indirizzo di posta elettronica.
Ma anche: l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia. Importante è anche l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine. Tutti passaggi fondamentali dunque da seguire, passo passo, se non si vuole rischiare di ritrovarsi tra le mani una polizza contraffatta. Vale a dire, un pezzo di carta straccia assolutamente inutile in caso di sinistro.