Come scegliere e quanto spendere per un buon fornetto elettrico?

fornetto elettrico

Per cuocere, ma anche solo per riscaldare o per scongelare, i fornetti elettrici sono sempre più diffusi nelle nostre case. Hanno una capacità interna pari a circa la metà del forno tradizionale. Quindi a volte lo sostituiscono, in altri casi l’affiancano.

In questo precedente articolo abbiamo indicato perché e quando conviene acquistare un fornetto elettrico. Oggi invece la Redazione di Proiezionidiborsa darà ulteriori consigli su come scegliere e quanto spendere per un buon fornetto elettrico. I parametri che entrano in gioco per rispondere alle due domande sono:

a) la dimensione;

b) la capacità;

c) le prestazioni;

d) i tipi di cottura;

e) le funzioni;

f) i materiali.

Dimensione e capacità

La dimensione dipende molto dallo spazio disponibile in casa. Quindi, è lo spazio libero che ci offre la cucina a imporci in un certo senso la scelta.

La capacità interna varia in funzione dei modelli, per arrivare fino a un massimo di circa 35 litri. Dunque, ampia libertà di scelta in base alle nostre necessità.

Prestazioni di un buon fornetto elettrico

Col termine prestazioni ci si riferisce alla potenza e alla temperatura del piccolo elettrodomestico.

Per cuocere pietanze più impegnative, come ad esempio la carne, c’è bisogno di una potenza e di temperature più elevate. Nel caso del un fornetto elettrico potremmo avere una potenza da 600 W a 2300 W, per avere in cambio una temperatura tra i 100°C e i 230°C.

I tipi di cottura

Esistono  diversi tipi di cottura, che qui esponiamo brevemente:

a) la cottura statica è quella standard di ogni fornetto, con le resistenze sopra e sotto e il termostato per regolare la temperatura. Ideale per pane, torte, pizza;

b) la modalità ventilata aggiunge una ventola. Essa permette una cottura in minor tempo e con riduzione dei consumi, indicata per pasta al forno, rustici, carne;

c) il tipo di cottura grill sfrutta una maggiore potenza nella resistenza superiore. Serve a rendere croccante la parte esterna e superiore della pietanza;

d) la modalità girarrosto, permette una cottura in movimento attraverso un accessorio con il quale infilzare l’alimento;

e) il tipo di cottura modalità scongelamento dei cibi, utilizza il movimento dell’aria a temperatura ambiente, mediante la ventola.

f) la modalità mantenimento in caldo, permette invece di attivare una temperatura bassa e costante.

La presenza di più tipi di cottura, come opzioni possibili nel medesimo fornetto, farà aumentare il suo prezzo.

Capitolo funzioni del fornetto: ecco come scegliere e quanto spendere per un buon fornetto elettrico

Sono innumerevoli, quindi facciamo riferimento solo a quelle che per noi sono irrinunciabili. In primis la luce interna, che permette di controllare la cottura senza aprire lo sportello.

Poi il termostato con il timer a segnale luminoso o acustico. Esso serve a segnalare il raggiungimento della temperatura e lo scadere del tempo di cottura preimpostato. Ci sono in commercio modelli che in automatico sono in grado di identificare il tipo di cottura necessario in base all’alimento.

I materiali

Sono altrettanto importanti e vanno considerati per la sicurezza e per il risparmio energetico. Pensiamo al doppio vetro dello sportello e alla tipologia di materiali per il rivestimento interno.

Quanto spendere

Ora, nel solco di come scegliere e quanto spendere per un buon fornetto elettrico, parliamo del capitolo costi. Molto dipende innanzitutto dall’uso che intenderemo fare del piccolo elettrodomestico. Le fasce di prezzo oscillano da un minimo di 60-70 euro fino ai 300 euro.

Va detto che in commercio si trovano degli ottimi modelli con capacità intorno ai 30 litri e termostato fino a 220°C. Comprensivi di varie funzioni di cottura e diversi accessori in dotazione e a prezzi al di sotto dei 200 euro.

Ecco quindi indicato come scegliere e quanto spendere per un buon fornetto elettrico.

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