Il crescente aumento dei prezzi sta mettendo in serie difficoltà tantissime famiglie già messe in ginocchio dall’emergenza epidemiologica. Arrivare alla fine del mese e soddisfare le esigenze basilari dei componenti della famiglia diventa sempre più difficoltoso, soprattutto quando vi è una sola entrata. Le spese per una famiglia con figli sono davvero numerose e a queste negli ultimi anni si sono aggiunte anche quelle per tamponi e mascherine.
Per questo il legislatore consente di scaricare dalle tasse tantissime spese che ogni giorno si affrontano per la casa e per i figli. Tra queste rientrano quelle per le attività sportive praticate dai ragazzi dai 5 ai 18 anni. In particolare, la detrazione spetta per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine. Nonché ad altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.
Essa spetta nella misura del 19% e il requisito dell’età si ritiene rispettato purché esso sussista anche per una sola parte dell’anno. Ad esempio, se il ragazzo raggiunge la maggiore età a novembre 2022, la detrazione spetterà anche per le spese sostenute successivamente a tale data. Ciò purché queste ultime siano sostenute entro il 31 dicembre dello stesso anno.
Quanto si può detrarre
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L’importo massimo che il contribuente può detrarre è pari a 210 euro per ciascun figlio a carico. Tale importo s’intende quale limite massimo riferito alla spesa complessivamente sostenuta da entrambi i genitori per l’attività sportiva dei figli. Essa spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. Qualora il reddito sia superiore, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito pari a 240.000 euro.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate specifica cosa debba intendersi per associazioni sportive, ai fini della detrazione. In particolare, devono intendersi quelle società e associazioni che riportano nella propria denominazione la dicitura delle finalità sportive e della natura dilettantistica. Mentre per palestre, piscine e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica s’intendono gli impianti:
- destinati all’esercizio dell’attività sportiva non professionale, agonistica e non, compresi gli impianti polisportivi;
- gestiti da soggetti giuridici diversi dalle associazioni/società sportive dilettantistiche, sia pubblici che privati anche in forma di impresa.
Come scaricare nel 730 queste spese per i figli e ottenere il rimborso
Nonostante siano in tanti a iscrivere i propri figli presso palestre, piscine o impianti, non tutti sanno come scaricare nel 730 queste spese per ottenere il rimborso. L’Agenzia delle Entrate nella sua guida fornisce tutte le istruzioni da seguire per non perdere quest’opportunità.
Per scaricare le spese sostenute è fondamentale che i pagamenti avvengano in modalità tracciabile. Esse inoltre dovranno essere documentate attraverso bollettino bancario o postale, fattura, ricevuta o quietanza di pagamento dove risulti anche l’indicazione del pagamento.
In particolare, la documentazione dovrà riportare tutti i dati anagrafici e fiscali della persona fisica/giuridica del percettore, la causale del pagamento, l’attività esercitata, l’importo pagato. Nonché i dati anagrafici del ragazzo praticante l’attività sportiva dilettantistica e il codice fiscale di chi effettua il versamento.
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