Le spese per una famiglia sembrano davvero non finire mai soprattutto quando tra i suoi componenti vi sono figli studenti. Se poi questi ultimi decidono di frequentare l’università fuori dal proprio territorio, oltre alle spese per libri, iscrizione e tasse si aggiungono quelle per l’affitto. Per questo il legislatore ha previsto la possibilità di scaricare gran parte delle spese che si sostengono per la famiglia, purché siano rispettate determinate regole. Ad esempio si possono portare in detrazione nel 730 le spese per l’acquisto delle montature di occhiali e delle visite specialistiche.
Ma oltre a quelle per dispositivi medici e visite specialistiche, sono tante le spese che possono portarsi in detrazione e fruire così di piccoli rimborsi. Tuttavia non tutti sanno quali siano le spese da poter detrarre e come fare per ottenere il rimborso. A stabilire i criteri per ottenere la detrazione fiscale e conseguentemente il rimborso è l’Agenzia delle Entrate, mediante una piccola guida.
Come scaricare nel 730 i canoni di locazione degli studenti fuori sede
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In particolare l’Agenzia delle Entrate consente agli studenti universitari fuori sede di detrarre i canoni d’affitto pagati. In particolare si può detrarre un importo pari al 19% dei canoni derivanti da contratti locazione calcolato su un importo massimo di 2.633 euro. La detrazione dell’affitto riguarda le seguenti tipologie di contratto:
- contratti di locazione stipulati o rinnovati, ovvero qualsiasi contratto registrato relativo ad unità immobiliari ad uso abitativo;
- Contratti d’ospitalità;
- atti d’assegnazione in godimento o locazione stipulati dagli studenti con enti per il diritto allo studio, università e collegi universitari legalmente riconosciuti. Nonché con enti senza fine di lucro e cooperative.
Per fruire del rimborso gli studenti devono essere iscritti ad un corso di laurea presso un’università ubicata in un Comune diverso da quello di residenza. In particolare l’università dovrà essere distante almeno 100 Km e comunque in una Provincia diversa. Inoltre il contratto di locazione deve avere ad oggetto immobili situati nello stesso Comune in cui ha sede l’università o in Comuni vicini.
Quale documentazione occorre
I documenti da controllare e conservare per fruire senza pensieri dell’agevolazione sono una copia del contratto di locazione registrato, di ospitalità o assegnazione in godimento. Le quietanze di pagamento che indichino il pagamento tracciabile. In alternativa, la ricevuta della carta di debito o credito, copia del bollettino postale o del MAV, dei pagamenti con PagoPA. Nonché la dichiarazione sostitutiva con cui attestare i requisiti previsti dalla legge per fruire dell’agevolazione.
Qualora il contratto sia cointestato a più soggetti, il canone è attribuito pro quota a ciascun intestatario del contratto che potrà scaricare la sua parte. Nell’ipotesi in cui i canoni siano pagati da un familiare di cui lo studente sia fiscalmente a carico, la detrazione spetterà al familiare. Inoltre se i genitori hanno due figli a carico titolari di 2 contratti, ciascun genitore potrà fruire dell’agevolazione su un importo massimo di 2.633 euro. Ecco pertanto come scaricare nel 730 i canoni di locazione e recuperare un po’ di soldi.
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