Ecco come risparmiare sulla spesa degli alimenti freschi a peso sulla bilancia.
Alzi la mano chi non è rimasto mai incantato davanti al banco dei prodotti freschi dei supermercati. Tra i tagli di affettati e formaggi, i prodotti di rosticceria, le specialità di pesce e gli articoli di panetteria, ce n’è davvero per tutti i gusti. E così inebriati dai profumi e incantati dalle visioni che fanno già venire l’acquolina in bocca, si può rischiare di abbassare la soglia di attenzione nei momenti della pesatura. Cosa da evitare, vista la delicatezza della fase di calcolo che poi fisserà il prezzo da pagare e quindi l’esborso di denaro alle casse. Vediamo invece come restare vigili e soprattutto come risparmiare sulla spesa degli alimenti freschi a peso sulla bilancia.
Peso netto e peso lordo
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Sembrerà forse strano, ma da rilevazioni portate avanti dalle associazioni a tutela dei diritti dei consumatori, il 20% circa dei casi esaminati dimostra un fatto preoccupante. Vale a dire che nel peso finale viene incluso anche il materiale d’ “imballaggio”. Che si tratti di un semplice foglio di carta, di una busta o di un contenitore in plastica, la sostanza non cambia. Viene cioè fatto pagare al consumatore ben più di quanto dovrebbe. Detta in termini tecnici, si viene a pagare il peso lordo, (dato dalla somma di peso netto e tara) e non invece il semplice peso netto. Una evenienza che invece non dovrebbe verificarsi, in quanto la vendita deve riguardare solo la quantità netta. Così se si va a comprare del formaggio grattuggiato che ci viene messo nel contenitore, quest’ultimo dovrebbe essere scorporato dal peso.
Le bilance in uso
Lo scorporo della tara è un’operazione peraltro abbastanza semplice, stando a quanto rilevato dallo “Sportello dei Diritti”. Le bilance, attualmente in uso, permettono infatti di regolare la funzione “tara”. Ciò consente di scorporare automaticamente, o con al massimo la selezione di un tasto, il peso del materiale d’imballaggio. Quindi attenzione a verificare che i punti vendita dove ci si serve, non applichino la vendita dei prodotti a peso lordo. Se ciò dovesse accadere, può farsi valere il fatto che le bilance possono/devono essere pre-impostate automaticamente o manualmente, al fine di escludere gli involucri. Ecco quindi come risparmiare sulla spesa degli alimenti freschi a peso sulla bilancia.
Cosa dice la legge
Quanto sopra è espressamente previsto all’interno di un’apposita legge, vale a dire la n. 441 del 1981 che va sotto il nome di “Vendita a peso netto delle merci”. E’ infatti lo stesso articolo n.1 in apertura a dire che “la vendita delle merci, il cui prezzo sia fissato per unità di peso, deve essere effettuata a peso ed al netto della tara”. Pertanto, d’ora in poi, se qualche venditore dovesse provare a fare il furbetto, si sa come stanno le cose. Quindi perché non monetizzare a nostro beneficio quegli involucri di cui spesso ci ritroviamo sommersi in cucina? E se il venditore dovesse persistere nella condotta scorretta e contro la legge, vorrà dire che sarà la volta buona che ci si decide, quantomeno, a cambiare punto vendita.