L’arancia è la regina fra la frutta d’inverno e le sue capacità antiossidanti sono un vero toccasana per il nostro organismo. La vitamina C poi gioca un ruolo determinante per il corretto funzionamento del sistema immunitario, generando un effetto antinfiammatorio e antitumorale: ecco perché quest’agrume non dovrebbe mai mancare sulla tavola.
Naturalmente l’impiego per ricette dolci e salate non manca, tuttavia l’uso dell’arancia travalica i confini della cucina anche grazie al fatto che alla fine è possibile non buttare via niente. Infatti è risaputo il suo utilizzo anche nell’ambito degli aromi d’ambiente o della cura del corpo, ma il campo d’applicazione complessivo è decisamente più ampio.
Coltura e cultura
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Non tutti sanno che l’arancia in realtà è un antichissimo incrocio di più di 4.000 anni tra mandarino e pompelmo, ed è stato importato dalla Cina. Però è necessario fare una distinzione in due principali specie: amare e dolci. Le prime, infatti, sono utilizzate essenzialmente nel settore industriale (pasticceria o liquori) e farmaceutico (olio essenziale). Le arance dolci, invece, comprendono un centinaio di varietà: quelle che troviamo sulla nostra tavola e che dovremmo imparare a riciclare in ogni parte.
Come risparmiare denaro e far tesoro delle bucce d’arancia utilizzandole non solo come aroma per dolci o altre ricette in cucina
A volte accendere un fuoco non risulta così semplice, e chi fa uso della legna per scaldarsi o anche per cuocere pietanze potrebbe utilizzare alcune accortezze per evitare accendifuoco chimici a base di petrolio. La valida alternativa della carbonella ecologica risulta però sensibilmente più costosa, e allora può tornare utile impiegare prodotti naturali d’uso quotidiano. Infatti è possibile avere il doppio vantaggio di produrre meno rifiuti e beneficiarne in termini economici sfruttando le bucce d’arancia. Ma in quale modo?
Innanzitutto è necessario privare la scorza del contenuto d’acqua facendola essiccare. Qualora non si vogliano attendere i lunghi tempi di essiccazione al sole attraverso la finestra, è possibile avvicinare le bucce alle fonti di calore. Avvicinarle ad un termosifone, una stufa o un caminetto permetterà anche di godere della fragranza dell’agrume nell’ambiente. Una volta disidratate, si possono conservare in un sacchetto per poi essere utilizzate all’occorrenza. Così è possibile risparmiare denaro e far tesoro delle bucce d’arancia utilizzandole non solo come aroma per dolci o altre ricette in cucina. E Madre Natura ringrazia.