La casa è sempre più un problema in Italia per chi non naviga nell’oro. Chi non ha soldi da parte o non ha un lavoro fisso fatica a comprarla. Chi non può comprarla deve rivolgersi al mercato dell’affitto ma con costi esorbitanti. In questo articolo scopriamo come risolvere il problema della casa e vivere in un appartamento risparmiando sull’affitto e guadagnando qualche soldo.
La crisi economica a seguito della pandemia ha peggiorato una situazione già di per sé difficile. Chi prima dello scoppio dell’emergenza economica faceva fatica ad arrivare a fine mese con lo stipendio, adesso fa ancora più fatica. Chi deve contare su cifre inferiori a 1.000 euro al mese è in difficoltà. Tuttavia grazie a qualche accorgimento si può arrivare a vivere dignitosamente anche con cifre contenute. In un precedente articolo i nostri Esperti hanno suggerito delle soluzioni su come vivere con 700 euro al mese pagando l’affitto.
Come risolvere il problema della casa e vivere in un appartamento risparmiando sull’affitto e guadagnando qualche soldo
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La casa è sicuramente la spesa più rilevante. Oggi chi cerca casa in affitto in città medie o grandi difficilmente riesce a trovare un appartamento a meno di 500 euro mensili. Con i tassi ai minimi storici l’ideale sarebbe comprare casa, ma le banche difficilmente concedono il mutuo. Purtroppo non sempre si può comprare una casa prefabbricata dal costo di 8.000 euro. Queste soluzioni abitative in legno si vendono sul web e stanno spopolando, ma sono adatte solo per pochi.
Chi ha un piccolo stipendio e cerca una casa, può anche puntare sul subaffitto. Il subaffitto è un contratto di locazione in cui l’inquilino concede un appartamento o parte di esso ad un terzo. Il contratto di subaffitto è regolato dall’articolo 2 della legge n. 392/78. In pratica si tratta della pratica diffusissima della condivisione degli appartamenti. Ma chi cerca una casa invece di affittare una stanza prende un appartamento e poi concede le stanze in condivisione.
Questa possibilità ha molti vantaggi e qualche svantaggio. Il primo vantaggio è economico. Chi offre in affitto una stanza in condivisione può decidere la cifra a cui concederla. Inoltre chi subaffitta ha il non trascurabile vantaggio di potere scegliere il suo inquilino. Tuttavia chi effettua questa operazione deve avere in anticipo i soldi per prendere in locazione un appartamento. Inoltre il sublocatore si assume il rischio di non riuscire a trovare il coinquilino e quindi di doversi sobbarcare l’intero affitto.
Un esempio
Facciamo un esempio per capire bene i vantaggi dell’operazione. Supponiamo che una persona cerchi un appartamento in un centro urbano di grandi dimensioni come Milano o Roma. Può decidere di affittare una stanza in un appartamento in condivisione a 400/500 euro. Oppure può optare per un monolocale a 500/600 euro (ma si arriva anche a 700 euro).
In alternativa può prendere in affitto un bilocale e subaffittare una stanza. L’affitto per un bilocale in genere non costa il doppio di quello per un monolocale, anche se ha il doppio delle stanze. Si possono trovare bilocali in affitto anche a 700/750 euro. L’inquilino può subaffittare la stanza e incassare magari 450 euro e pagare la differenza. Questa potrebbe anche essere inferiore di 100/150 euro al mese rispetto alla soluzione dell’affitto della stanza. L’evidente svantaggio è che occorre trovare subito i soldi per l’affitto. Se il locatore chiede un anticipo di 3 mesi, la cifra non è irrilevante.
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