La domanda per ottenere l’assegno unico universale per figli a carico non è necessaria, in quanto, generalmente, l’accredito avviene in automatico. Infatti, per chi percepisce anche il reddito di cittadinanza, il pagamento avviene per entrambi direttamente. Tuttavia, non tutti i percettori del reddito di cittadinanza ricevono l’assegno unico in automatico. Infatti, ci sono dei casi in cui anche se si percepisce il reddito, si deve avanzare una richiesta per ottenere anche l’assegno unico. Diversamente, i pagamenti risultano bloccati.
L’INPS ha chiarito la questione con circolare n. 53/2022. Coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, ma non il pagamento in automatico dell’assegno unico, devono compilare un apposito modulo. Questo, attualmente, non è ancora disponibile, ma lo sarà presto. In esso si dovranno indicare tutte le informazioni che servono all’INPS per erogare il beneficio.
Come ottenere l’assegno unico non erogato in automatico
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Le modalità per ottenere l’assegno unico non sono le stesse valevoli per chi lo chieda senza beneficiare del reddito di cittadinanza. Infatti, per chi già goda di quest’ultimo, più che parlare di assegno unico si parla di integrazione al primo. Non a caso, per costoro, l’importo dell’assegno non è pieno. Ciò perché si considera la somma riconosciuta ai figli a titolo di reddito di cittadinanza. L’integrazione viene pagata sulla carta RdC il mese successivo a quello di liquidazione dell’assegno unico. Come detto, non occorre effettuare la domanda, in quanto l’INPS verifica direttamente la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento dell’integrazione. Il tutto, sulla base dei dati già a sua disposizione, derivanti dall’ISEE.
Quindi, se ci stiamo domandando come risolvere il problema del mancato accredito dell’assegno unico, dobbiamo sapere che è necessario rivolgersi comunque all’INPS. Le famiglie che non lo avranno ottenuto dovranno produrre documentazione aggiuntiva rispetto a quella già posseduta dall’Istituto.
Come risolvere il problema del mancato accredito automatico dell’assegno unico insieme al reddito di cittadinanza facendo questa domanda all’INPS
Ma perché per le famiglie anzidette l’assegno unico risulta bloccato? Ebbene, ciò accade in quanto l’INPS ha bisogno di informazioni integrative, senza le quali sarà impossibile calcolare l’importo dell’integrazione spettante. Vediamo, quindi, quali sono le famiglie per le quali si richiede l’integrazione, come da circolare n. 53/2022 dell’INPS:
- quando nel nucleo familiare ci sia un figlio maggiorenne non disabile. In questo caso, l’INPS vorrà sapere se sussistano ancora le condizioni per il pagamento dell’assegno. Ciò avverrebbe allorquando il figlio stia frequentando ancora gli studi, oppure sia impegnato in un tirocinio o in un corso di formazione professionale. Inoltre, l’assegno spetta anche quando risulti disoccupato, purché iscritto ai Centri per l’impiego, e quando sia impegnato nel Servizio Civile;
- quando nel nucleo familiare non ci siano entrambi i genitori del figlio a carico. Si tratta del caso di genitori separati, divorziati o naturali non conviventi. In tale ipotesi, occorrerà indicare quale genitore eserciti la responsabilità genitoriale, ai fini del pagamento dell’assegno, in parti uguali tra i genitori;
- quando il figlio minorenne a carico non è stato indicato correttamente nella DSU. Ad esempio, sia stato indicato con la lettera P, anziché la F, cosa rilevante ai fini del riconoscimento del reddito di cittadinanza.
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