Dopo le grandi abbuffate della Vigilia e di Natale, un italiano su due si ritrova a dover fare i conti con gli avanzi. Ore passate ai fornelli mentre ci si districava tra una pentola e una padella non possono essere dimenticate così, gettando nella pattumiera pietanze squisite ma ormai fredde e apparentemente non più mangiabili.
Eppure, con piccoli accorgimenti, quasi tutti gli alimenti si possono scaldare nuovamente e tornare alla bontà iniziale. Anzi, sono molti i sostenitori dei piatti riscaldati. Per cui, è giusto adottare una strategia anti-spreco e riutilizzare ciò che può ancora essere mangiato.
Tuttavia, molti esperti mettono in guardia dalle pratiche “killer” di riscaldamento selvaggio. Il rischio di un’intossicazione alimentare è dietro l’angolo. Questo perché ogni cibo cucinato generalmente tende a creare anche nuovi batteri. Dunque, la prima regola per ridurre i rischi è mantenere i piatti al fresco nel frigorifero.
Consigli da tenere in mente
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Secondo molti professionisti del settore, l’ideale sarebbe far raffreddare le pietanze da conservare massimo quattro ore per poi riporle subito in frigorifero. Per diversi alimenti, il tempo si riduce a due ore. Tra questi spiccano riso, carne o paste al ragù ma anche salse con panna o latte. Nell’elenco compaiono anche i frutti di mare e pesce in generale. Non fanno eccezione le uova.
Come riscaldare gli avanzi delle feste senza il rischio di piccole intossicazioni alimentare
Sconsigliato il microonde. L’elettrodomestico, infatti, sembrerebbe non adatto per riscaldare gli avanzi poiché non garantisce un risultato uniforme. Tenderebbe a far asciugare più velocemente il sugo mentre l’interno farà più fatica a tornare caldo.
Al massimo, consigliano gli esperti, si consiglia di spezzettare il cibo per favorire un riscaldamento più omogeneo.
Il termometro
Per cui possiede un termometro da cucina si consiglia di usarlo. La temperatura ideale per eliminare eventuali batteri è di 74°.
Per quanto riguarda il riso, invece, andrebbe coperto subito e poi riposto in frigorifero appena raffreddato.
Pollo e tacchino al forno
Coprirlo con un foglio di alluminio e riscaldarlo a 180° in forno, per 30 minuti. La pelle diventerà ancora più croccante ma non si indurirà eccessivamente.
Pesce
Riscaldare il pesce in forno sembra un’ottima soluzione. Ed anche se la pietanza ha un’impanatura, il forno è sempre un buon amico in cucina. Infine, se il pesce non ha impanatura si consiglia di avvolgerlo in un foglio di alluminio per preservare l’umidità e la fragranza.
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