Come rinnovare il soggiorno all’insegna del comfort e della funzionalità con questo stile meraviglioso

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Il soggiorno è una delle stanze più importanti della casa.

È quella in cui ci rilassiamo dopo una giornata pesante, dove possiamo leggere un buon libro, dove ridiamo con gli amici o guardiamo la tv.

Il soggiorno unisce le persone che vi si trovano sedute e regala momenti di benessere e gioia.

Chiaramente, anche l’arredamento influisce nel rendere questa stanza il cuore della casa.

E se ora stessimo guardando il nostro soggiorno con occhio critico, pensando che proprio non ci piace più, ecco che questo articolo potrebbe davvero ispirarci.

Come rinnovare il soggiorno all’insegna del comfort e della funzionalità con questo stile meraviglioso

Lo stile, recentissimo, su cui dovremmo puntare per rinnovare il nostro soggiorno si chiama Japandi.

Possiamo definirlo come uno stile ibrido che mescola in sé due tendenze totalmente differenti.

Da una parte l’antichissimo ed elegantissimo stile giapponese e dall’altra quello scandinavo, molto più moderno.

Dal Giappone arriva, innanzitutto, la filosofia del wabi-sabi e cioè la ricerca della bellezza in tutte le cose, soprattutto negli oggetti più umili e imperfetti.

Ma arriva anche uno scorcio della loro immensa cultura con la volontà di stabilire un contatto benefico con la Madre Terra.

Dal mondo scandinavo giunge, invece, il mood rilassato e sereno ma anche l’idea di funzionalità degli spazi.

Dunque, questi due stili d’arredamento si fondono insieme per ricreare un’ambiente dalle linee semplici e minimaliste ma estremamente confortevole e pratico.

I materiali

Partiamo dalla scelta dei materiali per ricreare il nostro soggiorno Japandi.

Dovremmo scegliere dei materiali naturali, semplici e a volte anche grezzi. Degli esempi sono: il cemento, il legno, il bambù, la terracotta, il sughero, il cotone e la juta.

Questo perché, con lo stile Japandi, dobbiamo dare l’idea di aver accolto nel nostro soggiorno la natura, accompagnata dall’essenzialità.

Gli arredi

Questi hanno delle linee pulite e offrono a chi li utilizza estrema funzionalità, praticità e comfort.

Tuttavia, gli arredi giapponesi hanno forme più rigide ed eleganti e colori più scuri.

A differenza di quelli scandinavi che hanno forme più morbide e dolci e toni più chiari.

L’ideale sarebbe mixare questi due orientamenti diversi in modo del tutto personale.

Sicuramente, però, non andrebbero dimenticati dei mobili bassi, tipici del Giappone, per stare più a contatto con la Terra.

E, infine, per dare un tocco di calore e umanità all’ambiente potremmo acquistare o restaurare degli antichi mobili d’artigianato.

La palette di colori

La principale differenza tra i due stili che creano il Japandi sta proprio nei colori.

Lo stile giapponese, ispirandosi alla natura, propone colori scuri e terrosi come il marrone e il carbone.

Lo stile scandinavo, invece, ha colori luminosi, chiari e pacati come il bianco, il grigio e il beige.

Dovremmo, quindi, ricreare un gioco di contrasto con questi colori e potremmo introdurre i toni più scuri attraverso vari elementi decorativi come tappeti, cuscini, quadri.

Gli accessori

Qui, infine, dovrebbe ispirarci la filosofia “less is more”.

Quindi pochi accessori, per ambienti ariosi e ordinati, alcuni più funzionali e altri più confortevoli come una morbida coperta adagiata sul sofà.

Ecco, allora, come potremmo rinnovare il soggiorno all’insegna del comfort e della funzionalità con questo stile meraviglioso.

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