Abbiamo spesso ripetuto che una corretta alimentazione, insieme a una adeguata attività fisica, sono alcune delle principali abitudini per rimanere a lungo in salute. È infatti molto importante conoscere ciò che si mette all’interno del proprio piatto per evitare dei problemi sul lungo periodo. Per questo motivo oggi andiamo alla scoperta di un carboidrato molto utilizzato nella cucina italiana, il riso. Anche questo potrebbe infatti nascondere delle problematiche. Nello specifico questo insospettabile alimento che moltissimi mangiano contiene una sostanza nociva. Oggi scopriamo insieme come ridurre il rischio, anche sensibilmente, che potrebbe essere legato all’assunzione di questo insospettabile alimento.
Il riso, una alternativa senza glutine a molti altri carboidrati
Indice dei contenuti
Il riso è un carboidrato che contiene circa 337 calorie per ogni 100 grammi. A livello energetico risulta quindi una scelta leggermente più vantaggiosa della pasta di semola, che ne ha ben 353 per la stessa dose. Sono presenti moltissimi tipi di chicchi in commercio. In generale però si consiglia di comprare le varietà integrali, riconosciute come ricche di fibre in quanto meno lavorate. Infatti, queste favorirebbero una corretta evacuazione e una buona continuità intestinale. Inoltre, diminuirebbero le possibilità di accumulare degli alti livelli di colesterolo. Essendo il riso naturalmente privo di glutine, poi, è anche indicato nelle diete dei soggetti che soffrono di celiachia. Infine, sarebbe anche un valido aiuto per tenere sotto controllo gli zuccheri.
Come ridurre il rischio legato a questo insospettabile alimento che moltissimi mangiano e che conterrebbe arsenico
Però purtroppo anche questo alimento non si rivela scevro di rischi. Infatti, le sue colture spesso sarebbero contaminate con metalli pesanti, micotossine e pesticidi. Naturalmente i processi sono estremamente controllati, dato che la vendita è permessa. Però tutte queste sostanze si potrebbero depositare comunque nella parte più esterna del chicco. Parliamo, nello specifico, dell’arsenico, ma anche del cadmio. Per ridurre questo rischio, quindi, suggeriamo di effettuare un ammollo del riso per una notte intera. Una volta fatto, sciacquiamolo ulteriormente prima di utilizzarlo.
Allo stesso modo, quando lo cuciniamo assicuriamoci di farlo in una abbondante dose di liquido. Ci vorrebbe infatti un rapporto di cinque a uno fra quest’ultimo e il cereale. Alla fine, suggeriamo di non gettare via la sua acqua di cottura. Questa, infatti, quando non presenta l’aggiunta di sale, contiene delle sostanze veramente preziose per la salute dei nostri capelli. Infine suggeriamo di variare anche con altri tipi di cibi, come ad esempio questi che sono ugualmente adatti a chi è allergico al glutine.
Lettura consigliata