Un focus per capire come ridurre i consumi di acqua della doccia rispetto alla vasca dopo lo studio Waterwise. E’ un dato di fatto sotto gli occhi di tutti! Negli ultimi trenta anni si è assistito ad un vero e proprio ribaltamento delle abitudini delle persone, quanto a preferenza tra vasca da bagno e doccia. E il ribaltamento, quasi superfluo aggiungere, è a favore della doccia. Le ragioni che stanno a monte di questo cambio di passo sembrano essere essenzialmente due. Vale a dire, questioni legate all’ecologia e all’igiene, oltre che al risparmio di risorse idriche. Ma, come si vedrà nel prosieguo, non è sempre così scontato che la doccia vada di pari passo con il risparmio. Vediamo, dunque, come ridurre i consumi di acqua della doccia rispetto alla vasca dopo lo studio Waterwise.
I rilievi dell’associazione Waterwise
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E’ notizia di comune acquisizione che il consumo della doccia è nettamente inferiore rispetto al volume d’acqua necessario per un lavaggio nella vasca da bagno. Ma, forse nessuno, prima dell’associazione britannica Waterwise, si era preso la briga di andare più a fondo della cosa. Ed infatti gli studi Waterwise hanno rilevato che l’assunto, di cui sopra, è valido solo nel caso in cui la doccia venga utilizzata con criterio e attenzione.
Vasca da bagno e doccia
Da calcoli effettuati, sembra che una doccia, di durata media tra i 5 e gli 8 minuti, comporti un consumo fino a 80 litri di acqua. Mentre per un bagno in vasca i consumi tendono a raddoppiare. Ciò detto, verrebbe spontaneo arrivare alla conclusione che, per risparmiare, basta “buttarsi” in doccia e il problema del risparmio è risolto. Invece il team della Waterwise mette in guardia da questa approssimativa conclusione. Modi scorretti d’uso, da parte nostra, potrebbero influenzare i consumi al punto da rendere la doccia una scelta non più ottimale.
Tipologia di doccia
La prima attenzione riguarda il tipo di getto incorporato alla doccia. E’ stato infatti stimato che una certa percentuale di docce, presenti sul mercato, ha un getto ad alta pressione. Un fattore che, stando agli studi effettuati, potrebbe comportare quanto segue. Vale a dire: una doccia di 8 minuti potrebbe arrivare a consumare oltre 135 litri d’acqua, a fronte dei 150/160 della vasca da bagno. Un elemento che deve portare a riflettere su cosa e come acquistare i pezzi della nostra doccia di casa. Oltre ovviamente all’attenzione da prestare alle metodiche d’uso dei box doccia.
Come ridurre i consumi di acqua
Tra i primissimi consigli degli esperti in materia c’è quello di ricorrere all’uso di docce di qualità. Che significa questo in termini pratici? Semplicemente che sarebbe meglio preferire le docce costruite in modo da ridurre al massimo perdite d’acqua e accumuli di calcare. Quanto alle metodiche d’uso, va preso in considerazione anche il cambio periodico del soffione della doccia. Se invece non si vuole spendere dell’altro denaro quando il soffione è, tutto sommato, in buono stato, è buona regola la regolazione del flusso. Regola altrettanto utile è quella di spegnere il getto d’acqua quando non serve.
E’ stato, infatti, appurato che l’uso di un getto ad alta pressione, in combinazione con lo scorrere dell’acqua, a ruota libera comporta questo. Vale a dire quasi un livellamento dei consumi idrici tra vasca da bagno e doccia. E se in famiglia si è in più a ricorerre alla doccia, pure più volte al giorno, specie con le temperature torride dell’estate, il balzello a fine mese dalle tubature si rifletterà sulle bollette dell’acqua. Costi idrici ai quali si associano pure quelli legati al consumo di energia elettrica. Si calcola, infatti, che l’energia necessaria per riscaldare l’acqua domestica, rappresenti il 5% delle emissioni di Co2 e un quarto delle spese pro capite di energia. Ecco dunque come ridurre i consumi di acqua della doccia rispetto alla vasca dopo lo studio Waterwise.