Uno dei modi migliori per investire sulla propria salute e benessere risiede in una accurata scelta di ciò che mangiamo. Infatti anche -ma non solo- tramite l’alimentazione è possibile tenere lontano alcune patologie. Ad esempio è possibile ridurre tantissimo il rischio di contrarre il cancro con queste abitudini consigliate dalla scienza. Per questo oggi spieghiamo come scegliere uno degli ingredienti base della cucina mediterranea, onnipresente in tutte le nostre dispense e prezioso per la nostra salute. Ecco infatti spiegato come riconoscere un buon olio d’oliva e come conservarlo per mantenere intatte le proprietà e la qualità.
La scelta preliminare al supermercato
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Prima di tutto suggeriamo l’acquisto della varietà “evo” (ovvero extravergine di oliva) per quanto riguarda le preparazioni o i condimenti a crudo. Infatti è meglio non badare troppo al prezzo e scegliere questo olio che aiuta la salute. Quando siamo davanti allo scaffale però è normale provare un po’ di confusione: sono presenti infatti numerose scelte. Il primo consiglio è di farsi orientare dal prezzo. Infatti non è possibile che un prodotto di ottimo livello sia venduto a pochi euro.
Il secondo invece risiede nel controllare bene l’etichetta. Bisogna fare attenzione al valore di acidità: più è basso, più il condimento è buono. Il valore massimo è lo 0,8% per ogni 100 grammi. Poi è necessario intravedere la frase “spremuto a freddo” e cercare le diciture IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione Origine Protetta). La prima sigla indica che parte della preparazione dell’olio avviene nel territorio riportato, la seconda invece colloca tutto il processo in una specifica area. Infine suggeriamo di aguzzare la vista per riuscire a capire se il prodotto è totalmente italiano. Se così non fosse, ci dovrebbe essere scritto “miscele di oli comunitari” o “non comunitari”.
Come riconoscere un buon olio d’oliva e come conservarlo per mantenere intatte le proprietà e la qualità
Se invece si ha la possibilità di acquistare da piccoli produttori, probabilmente torneremo a casa con una tanica. E quindi in questo caso munirsi di bottiglie di vetro scure e travasare subito il liquido. Infatti aprire e chiudere continuamente la latta espone il prodotto all’ossigeno e a lungo andare lo rovina. Inoltre è importante che esso non prenda luce perché potrebbe perdere le proprie proprietà organolettiche. Allo stesso modo bisogna poi tenerlo lontano dalle fonti di calore: deve essere infatti conservato ad una temperatura che oscilla fra i 12 e i 18 gradi. Quindi non deve essere nemmeno esposto al freddo o tenuto fuori casa.
Approfondimento
Pochi lo comprano ma questo è l’olio consigliato per friggere secondo la scienza