A qualsiasi età, quando ci guardiamo allo specchio, cerchiamo di controllare il nostro aspetto generale. Di solito scrutiamo il viso per vedere se ci sono macchie o nuove rughe o brufoletti. Se notiamo la pelle arrossata possiamo applicare maschere naturali. Potrebbe capitare dopo i vent’anni di notare delle macchie bianche, piccole o più estese. Per capire di che si tratti è sempre bene rivolgersi a uno specialista. Tra le malattie che provocherebbero questo sbiancamento della pelle ce n’è una in cui i melanociti, cellule che producono la melanina, non funzionano come dovrebbero. In questo caso, quindi, avviene la depigmentazione, ossia la presenza di macchie bianche.
Per quanto riguarda le cause, potrebbe essere un attacco del sistema immunitario a cellule del proprio corpo. In questo caso si tratterebbe di un fattore autoimmune. Un’altra origine potrebbe essere metabolica, legata quindi a malattie particolari e anche ad alcune ghiandole. In aggiunta, anche il parto o un altro evento fonte di stress, scottature gravi e sostanze chimiche ne sarebbero la causa. La malattia di cui stiamo parlando è la vitiligine.
A che età e dove compare
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La vitiligine di solito si manifesterebbe dopo i vent’anni e prima dei quaranta, ma ci potrebbero essere casi di insorgenza anche in altre fasce di età. Le zone scolorite per la vitiligine potrebbero trovarsi sul volto, sulle mani, sulle braccia, sull’inguine e in diverse altre zone. La vitiligine comparirebbe solo su un lato del corpo o su tutte e due in modo simmetrico. Non è contagiosa, ma potrebbe comportare alcune conseguenze da non sottovalutare. Per prima cosa, chi ne è affetto potrebbe tendere a isolarsi perché teme il giudizio degli altri. In questo caso potrebbe essere d’aiuto un supporto psicologico.
Come riconoscere questa malattia particolare della pelle e i trattamenti specifici specialmente durante l’estate per proteggersi dal sole
È importante proteggere la pelle dai raggi solari. Nella zona bianca l’assenza di melanina porterebbe a una mancata schermatura con pericolo di scottature. Gli specialisti, quindi, consigliano creme ad alta protezione. Bisogna però dire, a questo proposito, che non tutte le creme vanno bene. Sarà il medico a distinguere se la malattia è stabile o meno per poter capire se si può prendere il sole e a quali condizioni. A volte potrebbe servire un autoabbronzante la sera e un riflettente solare minerale di giorno. D’estate sarebbe pure utile indossare un cappello.
Dato che la luce solare serve per sintetizzare la vitamina D per le ossa, in caso di vitiligine e di ridotta esposizione il medico potrebbe prescrivere un integratore. Per mascherare le zone bianche in genere si può ricorrere al camouflage. Si tratta di un trucco che può nascondere la diversità di colorazione della pelle, uniformandola.
In conclusione, se notiamo delle macchie di colore più chiaro affidiamoci a un dermatologo, che saprà come riconoscere questa malattia della pelle.
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