L’aumento delle transazioni elettroniche, purtroppo, crea i presupposti per inciampare nei tranelli tesi dai lestofanti! La redazione di Proiezionidiborsa analizza come riconoscere la truffa al Bancomat attuata con una semplice ricarica di carta di credito prepagata.
Insomma un luogo che consente di far incontrare domanda e offerta. Proprio per questo, non è difficile trovare annunci falsi e pagare, magari, per qualcosa che non arriverà mai! Ma in questo particolare caso lo schema è invertito. La vittima non è il compratore ignaro ma il venditore che in buona fede inizia a dare informazioni ad un soggetto interessato, particolarmente zelante.
La persuasione della vittima che agisce sulla psiche portando ad abbattere barriere
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La truffa opera principalmente sulla psiche del soggetto. Innanzitutto il malcapitato avrà un intenso rapporto telefonico o epistolare con il truffatore che condurrà il soggetto in una zona di fiducia. In primis, bisognerà prestare attenzione alle tante domande che fanno sembrare l’interessato al pari di un esperto o comunque qualcuno ben informato perché sta cercando proprio quell’oggetto.
Poi, secondo allarme, chiederà di risparmiare sulle commissioni, fornendo un’alternativa di pagamento facile, veloce ed economica. Le tipiche frasi fanno riferimento all’urgenza di ricevere l’oggetto e al vantaggio di non aspettare i giorni del bonifico. Oppure, alla fine, quando si è al telefono, il truffatore, forzerà la mano, dicendo di non essere interessato se non si chiude la transazione subito.
Si badi, tale tentativo fraudolento capita anche a tutti coloro che concedono locazioni estive e devono ricevere la caparra. Anche in tale situazione, il birbante chiederà di recarsi all’ATM con il proprio bancomat, minacciando di non concludere la transazione.
Come riconoscere la truffa al bancomat attuata con una semplice ricarica di carta di credito prepagata
Pertanto, per ricevere il pagamento il soggetto in buona fede si reca presso l’ATM e chiama il truffatore il quale lo guiderà attraverso la procedura per ricevere i soldi velocemente. Invece, no! Dopo aver confuso l’ignaro venditore, il truffatore lo induce ad inserire il pin del bancomat, accedendo alla procedura per le carte prepagate. Qui, inserirà il codice di una prepagata, sempre rimanendo al telefono, che invece di essere addebitata sarà ricaricata!
Anzi, il truffatore, facendo finta di controllare, farà ripetere la transazione più volte con la scusa che non vede il pagamento! L’amara sorpresa sarà trovare invece di un accredito, una serie di addebiti!! Allora sarà, francamente, troppo tardi!
E dulcis in fundo, come si dice, oltre il danno anche la beffa! Sarà del tutto inutile recarsi in Banca e disconoscere le operazioni, in quanto, la direttiva PSD2 2015/2366, prevede che l’istituto e l’eventuale assicurazione non interverranno. Ciò, perché il malcapitato ha agito volontariamente seppur palesemente raggirato. Occhio! Memorizzare questa mini guida su come riconoscere la truffa al bancomat attuata con una semplice ricarica di carta di credito prepagata.
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