Come riconoscere il pesce fresco ed evitare fregature: ecco come fa lo chef Chiara Maci

Come riconoscere il pesce fresco ed evitare fregature

Lo chef bolognese tiene corsi di cucina e cultura dell’alimentazione. La Maci è una blogger quotata grazie a Sorelle in Pentola e Storie Buone. Da anni insegna come riconoscere il pesce fresco che oltre a essere saporito fa bene alla salute. Questi i suoi trucchi.

Se ci rechiamo al supermercato oppure in pescheria, non dobbiamo sbagliare nella scelta dei pesci da comprare. È necessario capire quando è fresco e quando è stato surgelato. I consigli degli chef affermati ci aiutano. Chiara Maci tiene corsi appositi con cui imparare a cucinare il pesce nella maniera corretta ottenendo piatti delicati. Prima di cucinare però dobbiamo seguire precise indicazione nella scelta del prodotto.

Quando guardiamo i pesci esposti concentriamoci sulle pupille che non devono essere velate, gli occhi del pesce non devono essere spenti. Il pesce fresco mantiene la rigidità, quello che è stato congelato è molliccio. La differenza è fondamentale, perché se il pesce non è fresco, invece di sostenere il nostro organismo, potrebbe danneggiarlo. Per questo dobbiamo stare attenti. Non è difficile controllare per capire se ci stanno fregando oppure no. Dopo aver controllato le pupille dobbiamo annusare.

Rivenditori di fiducia

La chef e blogger Chiara Maci è molto chiara a riguardo. Se non sappiamo come riconoscere il pesce fresco ricorriamo al nostro olfatto. Quando annusiamo il pesce che vogliamo comprare dobbiamo sentire l’odore del mare, un profumo salino e tenue che non ci faccia sobbalzare. Soprattutto sotto le branchie potrebbe nascondersi un’anomalia data da un odore simile all’ammoniaca. Il suggerimento in questo caso è di lasciar perdere.

Le frodi avvengono spesso con il tonno. Quello vecchio viene abbellito grazie al monossido di carbonio, un trucco semplice ed efficace che ci fa spendere soldi con prodotti non altezza. Naturalmente se abbiamo una pescheria di fiducia le possibilità di fregature diminuiscono. Quindi questo è un ulteriore consiglio da non sottovalutare. Difficilmente nelle pescherie che conosciamo bene potranno sbiancare seppie e calamari. Questo succede quando la rivendita non è in grado di fornire prodotti di qualità. Anche la consistenza ci aiuta. Un pesce da non comprare è quello con il ventre gonfio, se si sta ingrossando è per via di un inizio di putrefazione.

Chiara Maci-Chef-proiezionidiborsa.it

Chiara Maci-Chef e Blogger-proiezionidiborsa.it

Come riconoscere il pesce fresco senza scambiarlo

Chiara Maci ci dice di non cadere in errore. Uno dei tanti che facciamo è quello di farci convincere a comprare una qualità di pesce inferiore allo stesso prezzo. Un marlin non possiamo pagarlo come un pesce spada. Non sono la stessa cosa. La qualità è molto diversa. Il pesce persico non può essere pagato come una cernia. Così come il pesce surgelato non può essere pagato quanto il pesce fresco. Oltre a pupilla, odore sotto le branchie e consistenza, stiamo attenti al colore. Il pesce surgelato è scuro mentre il colore del pesce fresco è vivace.

Danni alle pinne, pesci in vendita nonostante non sia stagione, occhi spenti e aspetto trasandato, sono tutti elementi che dobbiamo considerare per evitare di sbagliare. Il pesce fresco si presenta in ottime condizioni e difficilmente lo troviamo in commercio se non è la sua stagione. Per questo potremmo spendere per comprare un dentice che invece altro non è che un pagro. I pesci di qualità inferiore sono simili a quelli che costano di più. Per chi non è esperto e si fida potrebbe non essere un problema, fino a che non lo cuciniamo e non lo assaggiamo. In quel momento avremo la certezza di aver speso male i nostri soldi.

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