Come richiedere una integrazione sociale fino a 460,28 euro per le donne con pochi o senza anni di contributi INPS 

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Le donne che presentano una soglia di redditi personali bassa ed i requisiti anagrafici utili, possono richiedere una integrazione al reddito grazie all’assegno sociale INPS. Nella presente guida analizzeremo l’esempio di una donna non sposata che percepisce dei redditi bassi sui quali si può operare una integrazione con assegno sociale. Passando in rassegna i requisiti e le soglie utili che stabilisce l’INPS, muoveremo la nostra analisi verso una strategia di calcolo sull’ammontare della possibile integrazione.

Con quale reddito una persona non coniugata percepisce l’assegno sociale INPS

Come richiedere una integrazione sociale fino a 460,28 euro per le donne con pochi o senza anni di contributi INPS? Sono frequenti i casi in cui il requisito contributivo non offra l’accesso ad una prestazione previdenziale. C’è chi ha appena qualche anno di contributi o chi non ne possiede affatto. In tali circostanze può intervenire l’assegno sociale INPS laddove all’assenza di un montante contributivo si registri anche una soglia di reddito molto bassa. L’assegno sociale INPS è una prestazione di tipo assistenziale che affonda le sue radici nella Legge n. 335/1995, ex art. 26 della Legge n. 153/1969. Si tratta di una provvidenza di tipo assistenziale che offre un sostegno a redditi molto bassi, sotto la soglia della povertà secondo le stime ISTAT.

I requisiti formali per accedere all’assegno sociale, ex pensione sociale, prevedono: almeno 67 anni di età con reddito inferiore a 5.983,64 euro annui per i non coniugati. Le persone sposate, invece, devono rispettare una soglia di redditi differente che include anche quella del coniuge. I valori ed un esempio pratico relativo alla coppia di coniugi è consultabile qui. Per quanto riguarda il tetto massimo percepibile di assegno sociale, questo per il 2021 corrisponde a 460,28 euro mensili per 13 mensilità totali.

Come richiedere una integrazione sociale fino a 460,28 euro per le donne con pochi o senza anni di contributi INPS

Ora, sappiamo che l’assegno sociale è compatibile con al tre forme di sussidio economico o reddito sempre nei limiti delle soglie che abbiamo indicato. Un esempio chiarificatore sarà utile per capire come funziona il meccanismo di integrazione.

La signora Carla, di 67 anni, non è sposata. Ella non possiede un montante contributivo tale da permetterle di ricevere una pensione di vecchiaia adeguata al suo sostentamento. Tuttavia, ha dei redditi annui pari a 2.500 euro. La signora potrebbe chiedere l’integrazione al reddito per mezzo dell’assegno sociale? Ebbene. La risposta è affermativa e la procedura di calcolo si effettua in questa maniera: 5.983,64 euro (totale annuo assegno sociale) – 2.500 euro (redditi annui della signora Carla) = 3.483,64 euro

A questo punto, è possibile dividere la quota residua per capire a quanto ammonterebbe la base mensile di assegno sociale per la signora Carla: 3.483,64 euro : 13 mensilità = 267,97 euro (quota mensile di assegno sociale)

Da questo semplice calcolo, si riuscirebbe ad individuare l’ammontare della quota mensile di assegno sociale che potrebbe percepire Carla.

Come richiedere una integrazione sociale fino a 460,28 euro per le donne con pochi o senza anni di contributi INPS dunque? Se i propri requisiti permettono di inoltrare l’istanza all’Istituto di Previdenza Sociale, allora l’interessato può presentare la domanda in uno dei seguenti modi: accedendo al servizio online sul portale INPS; tramite Contact center INPS chiamando al numero 06.164.164 da mobile o 803.164 da fisso; oppure, per mezzo di un patronato locale o altro intermediario.

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