Gli Esperti del nostro team indicano come richiedere assegni INPS di 1.990 euro per lavoratori dipendenti, Partita IVA e disoccupati. Giungono buone notizie per i contribuenti italiani nuovamente in affanno a causa della seconda ondata dell’epidemia da coronavirus. Ancora una volta si assiste al blocco di innumerevoli attività produttive e aumenta il numero di lavoratori senza impiego o con riduzioni d’orario. Le eventuali perdite e decurtazioni di stipendio infliggono un duro colpo alle famiglie monoreddito e a quelle con più figli ancora a carico.
Non tutti i contribuenti hanno capacità di risparmio e riescono ad accantonare somme di denaro per le situazioni di emergenza. Con l’epidemia di covid 19 moltissime famiglie hanno dovuto fare i conti con una drammatica penuria di risorse economiche. Chi non ha impieghi stabili e retribuzioni da lavoro con cadenza regolare non può di sicuro mettere da parte dei risparmi per affrontare le emergenze. A tal fine rimandiamo all’articolo “Quanto soldi conviene tenere sul conto corrente ad una famiglia di 3 o 4 persone per non cadere nei debiti?”. Troverete indicazioni sulla liquidità da tenere sul conto per le spese da affrontare per almeno 3 o più mesi senza scivolare in una situazione debitoria. Con i nostri Esperti valuteremo come richiedere assegni INPS di 1.990 euro per lavoratori dipendenti, Partite IVA e disoccupati a partire dal 2021.
Come richiedere assegni INPS da 1.990 euro per lavoratori dipendenti, Partite IVA e disoccupati
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Il presidente ISTAT Blangiardo ha annunciato l’arrivo di sussidi alle famiglie con lavoratori autonomi, dipendenti, disoccupati e incapienti. L’importo medio degli ammortizzatori governativi sarà pari a 1.990 euro per nucleo familiare con figli a carico. Si tratta di un contributo mensile di oltre 200 euro che raggiungerà le famiglie italiane con redditi modesti e che necessitano si sostegni alla genitorialità. Si potrà inoltrare richiesta del sussidio tramite i servizi online dell’Ente previdenziale previa presentazione dell’ISEE corrente attestante la propria condizione reddituale.
Il ministro Gualtieri ha confermato che tali prestazioni economiche sono destinate a tutti i lavoratori con figli minorenni che rientrano in specifiche soglie di reddito. L’erogazione dell’assegno INPS partirà dal settimo mese di gravidanza e si protrarrà fino al compimento di 21 anni di età dei figli a carico. Si prevede anche un’estensione della durata del beneficio fino a 25 anni a vantaggio delle famiglie che versano in condizione di grave disagio finanziario.