Come richiedere all’INPS la Legge 104 per gli attacchi di panico

panico

Grazie alla consulenza del team di ProiezionidiBorsa capiremo come richiedere all’INPS la Legge 104 per gli attacchi di panico. Cresce costantemente il numero di contribuenti italiani alle prese con disturbi d’ansia e attacchi di panico. Già poter beneficiare delle giornate di permesso retribuito sarebbe un gran sollievo per chi quotidianamente convive con i disagi di un malattia invalidante. Nell’articolo “Come ottenere di lavorare da casa con la Legge 104” troverete indicazioni sulla procedura per l’invio della richiesta all’Ente previdenziale.

La diffusione dell’epidemia da Covid-19 ha provocato un aumento esponenziale dei soggetti che lamentano sintomi fisici relativi a stati depressivi e ansiosi. Il malessere psicofisico che un attacco di panico procura è tale da provocare un arresto nel normale fluire della vita quotidiana. Un forte senso di oppressione al petto, il battito cardiaco in costante accelerazione, un’improvvisa sudorazione sono solo alcuni dei sintomi rilevabili. A ciò si aggiunge il profondo senso di affaticamento che il soggetto sperimenta a seguito dell’attacco di panico. Chi soffre di tali disturbi tenta in vario modo di  nascondere e dissimulare i sintomi e le manifestazioni più vivaci. Diventa utile pertanto sapere come richiedere all’INPS la Legge 104 per gli attacchi di panico e godere di alcuni benefici come il congedo retribuito.

Come richiedere all’INPS la Legge 104 per gli attacchi di panico

Nelle tabelle che l’INPS ha stilato per l’accertamento degli stati di invalidità rientrano anche gli attacchi di panico. La percentuale di invalidità che la Commissione INPS riconosce è pari al 15%, ma sale al 35% se il paziente soffre contestualmente anche di agorafobia. Accade spesso infatti che agli attacchi di panico si aggiungano altri disturbi ancor più gravi che riguardano per lo più le sindromi depressive. A seconda della severità dei sintomi la depressione limita sensibilmente lo svolgimento dell’attività lavorativa e le relazioni sociali. Il paziente tende ad isolarsi, preferisce rimanere in caso perché teme l’arrivo di un attacco di panico. Inoltre vive il disagio di mostrare i propri malesseri a colleghi e amici e ciò lo induce a interrompere bruscamente uscite e incontri amicali.

Per ottenere il riconoscimento della Legge 104, il soggetto deve dimostrare che gli attacchi di panico determinano una condizione di svantaggio generale. Il medico curante deve anzitutto certificare la profonda limitazione della vita sociale e lavorativa che il soggetto patisce a causa dei disturbi di cui soffre. Sarà cura della Commissione medica INPS accertare l’insorgenza di una condizione di handicap a causa della patologia e della gravità della sintomatologia.

Consigliati per te