Si avvicinano le festività natalizie e molti risparmiatori sono alle prese con la ricerca dei regali per le persone care. C’è chi, all’acquisto di oggetti o beni preferisce offrire un aiuto economico solido.
È il caso ad esempio di molti genitori che approfittano di queste occasioni per mostrare la loro generosità verso i figli. Oppure, si tratta di altri parenti che in qualche modo desiderano offrire in dono una somma di denaro al familiare. Quando si parla di donazioni di soldi è utile capire cosa prevede la normativa a riguardo. Bisogna verificare se ci sono delle imposte da pagare e se il capitale contribuisce alla formazione del reddito ed è soggetto a tassazione IRPEF. Partendo da simili interrogativi vediamo di seguito come regalare fino a 5.000 euro al figlio o parente a Natale senza avere problemi col Fisco.
In che modo trasferire i soldi per essere in regola con l’Agenzia delle Entrate
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Quando si decide di donare del denaro ad una persona cara è bene sempre agire nel pieno rispetto della normativa fiscale. Un primo aspetto da considerare è la modalità di trasferimento della quota. L’articolo 18 del decreto fiscale n. 124/2019 limita l’utilizzo del contante a transazioni che non superano l’importo di 2.000 euro. Dal 2022 la soglia scenderà ulteriormente a 1.000 euro e trasferimenti di importo superiore necessiteranno di tracciabilità.
Chi decidesse invece di trasferire il denaro per mezzo di un assegno bancario o postale, dovrà attenersi ad alcune regole nella compilazione. Il rischio è che piovano multe fino a 50.000 euro se non si rispettano alcune regole nell’emissione di un assegno. Nel caso in cui si decida di operare per mezzo del bonifico, strumento ampiamente utilizzato dai correntisti, è utile attenersi alle buone prassi nella compilazione. In un precedente articolo abbiamo spiegato come fare un bonifico al parente per regalare soldi ed evitare gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Fatte queste doverose premesse sulla transazione, vediamo quali altri aspetti prendere in esame.
Come regalare fino a 5.000 euro al figlio o parente a Natale senza avere problemi col Fisco
Se l’intenzione è quella di regalare 1.000, 2.000 oppure 5.000 euro al figlio, al fratello, al genitore o al coniuge è utile valutarne il valore. Nel caso in cui la donazione rappresenti un gesto di modico valore, allora si potrebbe fare a meno di rivolgersi ad un notaio. Viceversa, se l’importo è di non modico valore, allora occorre formalizzare l’atto.
L’attribuzione del valore alla donazione dipende dal patrimonio del donatario stesso, in quanto non esistono importi fissi che stabiliscono il modico valore. Ricordiamo che l’imposta sulla donazione si applica ad importi ben più elevati e prevede aliquote differenti in base al grado di parentela. È bene sempre conservare traccia del trasferimento eseguito di modo da poter rispondere adeguatamente ad eventuali controlli fiscali.
Dal punto di vista civilistico ricordiamo che la donazione di non modico valore richiede sempre un atto pubblico. Questo è quanto ha chiarito una sentenza della Cassazione Sezioni Unite n.18.725 del 27 luglio 2017. In caso contrario, cioè in assenza di atto pubblico, essa si potrebbe considerare nulla. Il rischio subentrerebbe in fase di successione alla morte del donante. Gli eredi o eventuali creditori potrebbero agire in giudizio per accertare la nullità della donazione stessa ed ottenere la restituzione. Per questo è sempre utile agire in maniera da rispettare quanto dispone il Legislatore in merito.
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