Alcune truffe online avvengono sui siti di trading. La Consob mette in guardia gli investitori affinché verifichino che si tratti di soggetti autorizzati. Basterà consultare l’elenco delle SIM ufficiali per saperlo.
Più di frequente la truffa avviene ai danni di correntisti di banche o Posta, che vengono raggirati perdendo tutti o parte dei propri risparmi.
I truffatori hanno approfondite competenze informatiche e sono in grado di inserirsi nei sistemi protetti degli istituti di credito.
Come recuperare i soldi da banca o Posta nel caso di truffa online e come fare la denuncia senza errori
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Banca d’Italia e Polizia di Stato hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione europea sulla cyber sicurezza, ma le banche non sono sempre solerti nell’informare i clienti.
È la Banca d’Italia ad avere il compito di tutelare i consumatori in ambito di servizi bancari. Si tratta di un arduo compito anche perché sempre più spesso gli istituti bancari si trovano a doversi difendere dai ricorsi presentati dai clienti truffati. Avviene sempre più spesso, infatti, che i correntisti disconoscano operazioni e pretendano dalla banca la restituzione del maltolto.
Sembrerebbe che le banche non informino adeguatamente i clienti, nonostante la tendenza dovrebbe essere quella di far attribuire il rischio all’intermediario. Banca o Posta dovrebbero infatti prendersi il rischio derivante dall’utilizzo improprio e fraudolento di carte e metodi di pagamento. Secondo il Decreto legislativo 11/2010 il cliente dovrebbe avere soltanto l’onere di segnalare tempestivamente le operazioni truffaldine.
Se il cliente comunica formalmente il disconoscimento di una o più operazioni, entro il giorno successivo a tale comunicazione, la banca dovrebbe riaccreditare gli importi. Solo in caso di sospetta frode da parte del cliente la banca potrà rifiutarsi di rimborsare, dandone immediata comunicazione alla Banca d’Italia e al soggetto interessato.
A chi deve essere comunicata la truffa
Non è sufficiente che la banca o le Poste dimostrino di aver posto in essere tutte le prescrizioni di sicurezza per rifiutare il rimborso. L’articolo 12 del succitato Decreto legislativo specifica infatti che l’utilizzatore dovrà sopportare le perdite solo se ha agito in modo fraudolento . In tutti gli altri casi il cliente non dovrà sopportare perdite superiori ai 150 euro. Sappiamo ora come recuperare i soldi da banca o Posta in breve tempo qualora venissimo truffati.
Non è necessario sporgere denuncia alle autorità competenti per ottenere il risarcimento di quanto indebitamente sottratto. Bisogna contattare immediatamente la propria filiale o i numeri verdi messi a disposizione da ogni istituto di credito. Successivamente la banca metterà a disposizione dei moduli per la denuncia di disconoscimento delle operazioni incriminate e per inserire la relativa motivazione. Solo quando le Autorità avranno eventualmente individuato l’autore del reato, il cliente potrà decidere se costituirsi parte civile per il risarcimento del danno.
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