Come realizzare una ricetta veloce per stupire gli ospiti con un ingrediente chic, inconsueto e delicato, noto come perla del sottobosco

lumaca

Ormai si è capito: l’attenzione alla materia prima, più che le varie preparazioni in sé, fanno il piatto. Oltre all’intrattenimento, il merito che forse hanno avuto tante trasmissioni gastronomiche è stato quello di riportare sulla vetta della scala delle priorità la bontà delle materie prime. In questo modo hanno fatto conoscere al grande pubblico anche prodotti nuovi, sofisticati, in grado di stupire. Si tratta di prodotti che devono essere lavorati il meno possibile per non perdere consistenza o qualità organolettiche.

In pratica, l’interesse costante e profuso verso il cibo, che è stato una delle tendenze degli ultimi 15 anni, ha fatto emergere ingredienti che altrimenti sarebbero stati relegati all’underground dei consumatori.

Ed ecco dunque come realizzare una ricetta veloce per stupire gli ospiti con un ingrediente raffinato e assolutamente misconosciuto, dal lieve e morbido sentore minerale di muschio e di terra. All’olfatto, la nota preponderante di questo delizioso cibo ricorda i funghi.Ma si tratta per la verità di uova.

In tempi antichissimi questo ingrediente, molto usato, era chiamato “perla di Afrodite”. Dal Cile alla Francia era rinomato per la ricchezza del suo bouquet di sentori.

Quella pietanza chic, ad oggi nota con quel nome pregno di poesia che suona come “perla del sottobosco”, in realtà, è uno squisito e ricercatissimo caviale di lumache.

Come realizzare una ricetta veloce per stupire gli ospiti con un ingrediente chic, inconsueto e delicato, noto come perla del sottobosco

Servire agli ospiti del caviale di lumaca è un buon modo per farli restare a bocca aperta.

Sono stati i gourmet francesi a portarlo a tavola, ormai quasi 30 anni fa. Ha un gusto completamente diverso rispetto a quello del caviale di storione, ma impreziosisce i piatti con altrettanto prestigio. Questo ingrediente dal gusto erbaceo e minerale è perfetto abbinato a sapori di terra, ma anche a preparazioni a base di verdure e al sushi.

E’ un ingrediente che non va assolutamente cotto, per preservarne il gusto.

Di norma e come gli altri caviali più pregiati, si consuma in piccole quantità, al cucchiaio.

Come gustarlo

Pare che il modo migliore di gustare il caviale di lumache sia adagiandolo su un crostino di pane abbrustolito, accompagnato da un filo d’olio e da spezie.

È uno di quei casi in cui vale la pena di ricordare che “less is more”. Molti amano aggiungervi del lime, sicuramente ha senso abbinarvi un buon vino bianco leggero, non macerato, per evitare di coprirne le note delicatissime.

Altrimenti, l’acidità rinfrescante e la moderata struttura di un Chianti classico può generare un abbinamento più che convincente.

Un asso nella manica, anche per accontentare degli ospiti speciali in brevissimo tempo e fare bella figura senza sgualcirsi l’abito. Vale la pena di ricordare inoltre che essendo un ingrediente estremamente versatile, rischia di piacere a tutti.

Anche se inizialmente, oltre lo stupore, potrebbe sollevare qualche perplessità nei commensali meno curiosi e avvezzi alle novità.

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