A volte in buona fede si crede che il modo più sicuro per gestire i soldi e stare lontano dai rischi sia quello di lasciarli liquidi. Niente di più falso, sia per quanto riguarda i piccoli risparmi nascosti in casa sia per le giacenze liquide depositate sul conto o sul libretto.
In generale si investe non solo per conseguire un rendimento, ma anche per difendere il potere d’acquisto dall’inflazione. I soldi nel tempo si svalutano, poiché permettono di comprare sempre meno a parità di valore facciale della banconota. Infine c’è chi punta a far crescere il capitale, magari raddoppiandolo. Al riguardo vediamo in questa sede come raddoppiare i soldi in modo sicuro invece di tenerli in forma liquida.
Come funziona la regola del 72 per raddoppiare 1.000 o 10.000 euro
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Senza scomodare le formule matematiche più complesse, potrebbe bastare la regola del 72 per sciogliere il dubbio. Essa ci da un’idea approssimata di quanti anni servono a un investimento per raddoppiare dato un tasso di interesse composto annuale. In alternativa la formula ci dice quale tasso annuo serve per raddoppiare il capitale in un certo numero di anni.
In definitiva, dato un capitale disponibile la regola del 72 ci dice quale tempo o quale tasso annuo composto serve per raddoppiarlo. Ovviamente se l’incognita è il tempo dovremo ipotizzare anche un dato rendimento, mentre invertiamo le variabili nell’altro caso.
Facciamo degli esempi. Con un tasso di interesse composto del 2% servono all’incirca 36 anni per raddoppiare un capitale. Invece di anni ne bastano (circa) 24 con un rendimento del 3%. Con un tasso del 5% o del 7% o del 10% gli anni necessari scendono rispettivamente a (più o meno) 14,4, 10,28 e 7,2 anni.
Molti risparmiatori si chiedono come raddoppiare i soldi in modo sicuro invece di tenerli fermi
La regola del 72 contiene in sé anche un’altra importante informazione. Questo metodo, infatti, aiuta a comprendere quanto sia rischioso un certo investimento. Infatti il tempo necessario per il raddoppio del capitale diminuisce all’aumentare del tasso di rendimento. Quando una variabile aumenta l’altra diminuisce e viceversa.
Tuttavia, il rendimento sale quando anche il rischio aumenta. Cioè per far crescere i soldi in poco tempo spesso bisogna assumersi un maggior grado di rischio (di emittente, di area geografica, valutario, di asset, etc.).
Come investire i soldi in modo sicuro?
Inoltre, superate certe soglie di rendimento il tempo necessario per il raddoppio di un capitale si riduce in maniera meno che proporzionale. Facciamo un esempio. Nel passaggio di rendimento dal 2% al 3% il tempo si contrae da 36 a 24 anni. Ma nel passaggio da 20% a 30% il guadagno temporale è di soli 1,2 anni (da 3,6 a 2,4 anni). Ora, vale sempre la pena addossarsi tanti rischi per accorciare il tempo di un solo anno e 2 mesi? Probabilmente no.
L’area di efficienza dei rendimenti è solitamente posta tra il 4% e l’8%, a seconda della propria propensione al rischio. Per raggiungerla in relativa serenità basterebbe anzitutto diversificare al massimo gli asset in portafoglio. Poi investire in strumenti in linea al proprio profilo di investitore e, infine, sceglierli tra quelli efficienti e meno costosi per minimizzare le spese.
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