Le capesante appartengono alla categoria dei molluschi e per l’esattezza sono della tipologia bivalve, quindi munito di doppia conchiglia. Infatti a questa categoria appartengono anche le più diffuse cozze e vongole che abbiamo già trattato in merito alla pulizia ed alla preparazione di primi cremosi.
Le capesante sono un mollusco raffinato e ricercato che, anche grazie al bellissimo guscio, riescono a portare in tavola classe ed eleganza.
Queste possono essere cucinate con la pasta, oppure essere semplicemente scottate in padella con un poco di burro o ancora possiamo gratinarle in forno. Ma prima di cucinarle sarà opportuno chiedersi come pulire le capesante. Vediamo i passaggi.
Trucchi del mestiere
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Come detto le capesante sono un mollusco pregiato e pertanto tende ad essere venduto intero e chiuso a dimostrazione della sua freschezza. Dunque una volta tornati a casa con l’intera capasanta quello che dovremo fare sarà metterle in ammollo in acqua fredda e sale per 30 minuti. Proprio come per le vongole, questo passaggio aiuterà il mollusco a spurgare ed eliminare le impurità. Terminato l’ammollo muniamoci di un coltello di lunghezza media e con lama rigida ed inseriamo la punta tra le due conchiglie facendo leva tra esse.
Con questa operazione separeremo un una conchiglia dall’altra per poter poi eliminare il muscolo che tiene la capasanta legata ad essa. A questo punto stacchiamo dal guscio la noce (la parte bianca) ed il corallo (quella arancione) e rifiliamo eliminando le parti più scure.
Per cucinarle per primi e secondi ecco come pulire le capesante
Le capesante a questo punto sono pulite e pronte per essere utilizzate. A questo punto possiamo cucinarle gratinate in forno per poi servirle sul guscio ma in questo caso anche la conchiglia andrà ben lavata. Quando avremo lavato la conchiglia vi adageremo sopra la noce intera sulla quale porremo una panatura standard con pangrattato, formaggio, sale e prezzemolo. Facciamo bene aderire il tutto per poi ungere con dell’olio e mettere in forno a 200° per 10 minuti.
Ed ecco che in pochi passaggi abbiamo realizzato quello che può fungere sia da antipasto che secondo leggero. È inoltre possibile aggiungere ulteriore pesce sotto la panatura oltre le capesante come gamberi o calamari.
Anche per ottimi primi
In alternativa possiamo preparare anche un goloso piatto di pasta. Basterà tagliare a metà circa 5 capesante a testa e saltarle rapidamente nel burro per lasciarle morbide e idratate. Nel frattempo utilizzeremo anche i coralli arancioni frullandoli sempre con del burro fuso o dell’olio di oliva.
A metà cottura della pasta utilizzeremo la tecnica della risottatura e dunque cuocendola nel fondo realizzato con i coralli. Una volta pronta, mescoliamo con le capesante cotte in precedenza.