Come pulire in poche mosse il lampadario a gocce di cristallo senza smontarlo

lampadario

Una casa illuminata a dovere diventa più accogliente per sé e gli ospiti che vi metteranno piede. Un bel lampadario, oltre che fare questo è in grado di migliorare l’estetica della stanza nella quale lo si appende. Soprattutto se in cristallo, un materiale pregiato e di grande valore, a patto che lo si sappia curare.

Per mantenere quell’aria di eleganza e raffinatezza che dona possiamo seguire qualche semplice consiglio di pulizia. Ma, prima di tutto, vediamo come distinguerli dagli altri.

Ecco come riconoscerne uno originale

Esporre un pezzo così pregiato in una camera arredata a piacere è un possibile vantaggio da non lasciarsi sfuggire. Certo, il costo non è indifferente, ma alcuni hanno la fortuna di averlo già in casa. Ma siamo sicuri che si tratti effettivamente di un lampadario in cristallo e non di semplice vetro?

La differenza sostanziale riguarda la costituzione dei due materiali. In pratica, un cristallo per chiamarsi tale dovrebbe avere una certa percentuale di ossido di piombo. Si parlerebbe di un peso del 24% rispetto al totale. Ed è proprio questo componente che donerebbe quella brillantezza che tutti conosciamo.

Inoltre, bisognerebbe prestare un occhio anche all’estetica. E in questo caso potremmo intervenire noi stessi. Infatti, le strutture in semplice vetro prenderebbero una tipica forma floreale. Dal vaso posto nel mezzo dipartirebbero i vari bracci che sorreggono i piattelli. Al contrario, per i lampadari a cristallo si parlerebbe di struttura a gabbietta o alberello. Modelli fatti tipicamente in questo materiale sono quelli a goccia o a mongolfiera.

Come pulire in poche mosse il lampadario opacizzato

Il pregio che sa offrire il cristallo ha un prezzo: la sua fragilità. Per questo motivo, nella pulizia dovremo fare davvero molta attenzione. La buona notizia è che potremmo rimetterlo a nuovo senza bisogno di smontarlo, come avverrebbe invece nel caso di un rubinetto che perde acqua.

La prima operazione consiste nel togliere la polvere. Se il lampadario si trova parecchio in alto, muniamoci di scala e raggiungiamolo dotati di un panno liscio in microfibra. Strofiniamolo con delicatezza sulla superficie, nei punti in cui riusciamo ad arrivare. Per gli angoli più nascosti dovremo servirci di un pennellino dalle setole morbide, o al massimo di uno spazzolino da denti.

Il suggerimento per il lavaggio

Dopo aver appreso come pulire in poche mosse il lampadario impolverato, dovremo passare al lavaggio vero e proprio. Sono due gli ingredienti che serviranno a farlo tornare come nuovo. Parliamo di alcol e ammoniaca, da miscelare e versare in un contenitore spray.

Spruzziamo la soluzione ancora una volta su un panno morbido, quindi la distribuiamo su tutte le parti del lampadario. Questo mix dovrebbe eliminare ogni alone e annerimento presente, restituendo la normale brillantezza.

Come illuminare senza lampadario

Non è indispensabile, ovviamente, possedere un lampadario per fare luce in casa. Se volessimo qualche alternativa, potremmo pensare di installare una piantana. Si tratta di una lampada da terra capace di donare fascino a tutto l’ambiente circostante, purché sia in sintonia con l’arredo. Anche l’uso di faretti potrebbe fare comodo. Di norma prendono posto sul soffitto di cartongesso e favoriscono un’illuminazione uniforme e gradevole.

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