Impossibile non sporcare elementi e oggetti presenti in casa durante la nostra quotidianità. In particolare, tutto ciò che concerne la preparazione dei pasti in cucina.
Mattonelle, piano cottura, utensili e quant’altro, tutta una serie di cose puntualmente da lavare.
Ad aumentare il carico di lavoro domestico, però, talvolta intervengono anche incresciosi imprevisti che ci danno filo da torcere.
Alcune distrazioni, infatti, purtroppo si pagheranno con l’impiego di ulteriore olio di gomito. È il caso di quando, magari soprappensiero, prestiamo poca attenzione alle nostre cotture.
Capita di lasciare le nostre pietanze più del dovuto sul fornello o di mantenere una fiamma più alta del necessario.
La conseguenza sarà trovare il fondo delle pentole incrostato di bruciature. Una bella seccatura insomma, ancor di più se trattasi di pentole antiaderenti.
Attenzione ai rivestimenti
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Le pentole antiaderenti sono utilissime in cucina perché evitano che i vari cibi si attacchino. Ciò grazie a particolari rivestimenti interni più scivolosi rispetto agli altri.
Le pentole antiaderenti possono essere di vari materiali, ad esempio di acciaio appositamente ricoperto o in pietra lavica.
Dunque, quando pensiamo a come pulire il fondo bruciato di pentole e padelle antiaderenti teniamo presente che servono particolari accortezze. Trattamenti e prodotti troppo aggressivi rischiano di rovinarlo e graffiarlo.
Tanto è vero che è estremamente sconsigliabile mettere in lavastoviglie le pentole antiaderenti.
Quando il fondo si trova incrostato a cause delle bruciature non possiamo quindi certo procedere con la paglietta metallica che gratta. Allo stesso tempo sarà preferibile evitare detersivi chimici e industriali.
Serviranno dei metodi più delicati, differenti dai normali lavaggi e che sfruttano altri prodotti che abbiamo in casa.
Come pulire il fondo bruciato di pentole e padelle antiaderenti in acciaio e pietra con 4 metodi casalinghi
Un primo metodo prevede l’utilizzo di bicarbonato e limone, ed è adottabile in due varianti. Il primo è inserire nella pentola due cucchiai di bicarbonato, il succo di limone e dell’acqua. Si lascerà dunque bollire per 5 minuti, fino a quando non si sarà disincrostata.
A questo punto le parti bruciate si ammorbidiranno e potremo toglierle facilmente.
Possiamo, però, anche semplicemente stendervi all’interno del bicarbonato e sgrassare servendoci di metà limone a mo’ di spugnetta.
Utili anche una patata e il sale adoperati ugualmente. Il sale è un ottimo alleato in cucina, tanto è vero che si può utilizzare anche per un composto che toglie la ruggine dai bruciatori della cucina.
Spalmeremo del sale sul fondo e poi vi andremo ad agire con metà patata. Risulterà delicata e l’amido che rilascia ammorbidirà la bruciatura.
Questi sono i metodi naturali e in assoluto più leggeri, ma se la situazione dovesse essere più grave dovremmo provare il tutto per tutto. Passeremo dunque a qualche rimedio un po’ più forte per cercare di salvare la pentola.
Possiamo provare con una bevanda gassata e contenente caffeina. La porremo nella pentola e porteremo a bollitura per qualche minuto. Dovrebbe in questo modo sgrassarsi.
Se necessitassimo poi di qualcosa in grado di grattare la bruciatura, ma in modo più lieve, possiamo semplicemente usare un foglio di alluminio accartocciato. Sarà sicuramente meno aggressivo della paglietta di ferro, ma si raccomanda comunque di non premerla con troppa forza per non rovinare lo strato antiaderente. Se dovessimo usarla, facciamolo in modo quanto più superficiale possibile.
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