Crude, cotte, essiccate, ma anche in conserva. Quello autunnale è il periodo delle castagne che si possono non solo preparare, ma anche conservare in tanti modi diversi. E ciò allo scopo di poterle consumare pure fuori stagione.
Ecco, allora, come preparare e conservare le castagne in tutti questi modi. Dalla padella al forno statico, passando per il microonde. La prima cosa da fare sulle castagne, indipendentemente dal metodo di cottura, è l’incisione con un taglio netto sulla parte bombata.
Come preparare e conservare le castagne in tutti questi modi, dalla padella al microonde
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Muniti di barbecue, o semplicemente sfruttando la brace di un camino, le castagne cucinate in padella saranno perfette ma solo ad una condizione. E cioè usare una padella forata. In commercio sono facilmente trovabili padelle ad hoc proprio per la cottura delle castagne.
Per la cottura nel forno statico, invece, è bene mettere prima in ammollo le castagne, almeno per mezz’ora. Dopodiché cuocere a 200 gradi centigradi riponendole in una teglia precedentemente ricoperta da un foglio di carta da forno. Le castagne, in un unico strato, saranno poi pronte dopo circa trenta minuti di cottura.
Utilizzando, invece, il forno a microonde, i tempi di cottura, ad una potenza tra i 700 e gli 800 watt, si riducono sensibilmente. Basteranno, infatti, appena cinque minuti. Ma, anche in questo caso solo dopo aver lasciato le castagne in ammollo per trenta minuti.
La tecnica di conservazione a crudo
Passando invece alla conservazione, quella a crudo è in genere, per le castagne, la migliore soluzione. E ciò perché lasciate in frigo le castagne si possono consumare nell’arco di un paio di mesi. Ma solo dopo aver seguito qualche accortezza. E cioè, in particolare, tenere le castagne in ammollo per alcuni giorni cambiando regolarmente l’acqua con cadenza giornaliera. Questa tecnica permette infatti di capire quali castagne sono integre e quindi commestibili e quali no. Tutte quelle castagne che saliranno a galla saranno da scartare.