Come prendersi cura di questo animale tenero e socievole che moltissimi vorrebbero avere

animale marsupiale

Cani e gatti, nelle case degli italiani, ma non solo. Pappagalli, iguane, tartarughe e furetti sono sempre più diffusi. Molti nutrono una passione particolare per gli animali esotici. Il riccio africano, ad esempio, sta conquistando i social con la sua simpatia. Un altro animale che suscita la tenerezza di milioni di persone è il tenero petauro dello zucchero, marsupiale piccolo e socievole dall’aspetto inconfondibile. Scopriamo come prenderci cura di questo nostro amico animale.

Un piccolo e adorabile marsupiale

Il petauro dello zucchero proviene dall’Australia e dal Sud-Est asiatico. Di piccole dimensioni – un esemplare cresciuto non supera i 130 g di peso – questo mammifero socievole è un marsupiale. La femmina possiede una tasca sull’addome in cui far crescere i piccoli. In cattività, il petauro può vivere fino a 15 anni: all’incirca come un cane. Se desideriamo tenerlo come animale domestico, però, dobbiamo prestare attenzione alle sue esigenze.

Come prendersi cura di questo animale tenero e socievole che moltissimi vorrebbero avere

Prima di tutto, il petauro ha bisogno di spazio. Una delle sue caratteristiche più interessanti è la membrana che unisce zampe anteriori e posteriori, permettendogli di planare. Non possiamo certo negare al nostro amico marsupiale la possibilità di saltare liberamente e volare fino a terra. Ci vuole dunque una gabbia grande, di almeno 50x50x75 cm. La gabbia dovrà essere ben ventilata e presentare al suo interno un habitat confortevole.

Perché il nostro petauro sia comodo e felice, inseriamo all’interno della gabbia rami e strutture su cui arrampicarsi (attività che ama moltissimo!). Per la lettiera usiamo trucioli o carta riciclata. Fondamentali, ovviamente, le ciotole per l’acqua e il cibo, da ancorare alle pareti della gabbia. Meno scontata, ma necessaria, la presenza di un nido artificiale, come una casetta per criceti: il nostro marsupiale la utilizzerà per dormire. Se vogliamo far uscire il petauro dalla sua gabbia, potrebbe essere utile avere un trespolo per uccelli.

Cosa dar da mangiare al petauro

Il petauro è onnivoro, ma si nutre principalmente di frutta e verdura. Mele, avocado, carote, patate dolci, mais, fichi… Il petauro apprezza moltissimi vegetali diversi. Cerchiamo però di dargliene sempre di freschi, e di porre particolare attenzione alle proteine. Per evitare l’insorgere di carenze alimentari, integriamo la dieta del nostro piccolo amico con uova bollite, carne bianca, ricotta, yogurt o anche tofu.

Occasionalmente, possiamo dargli degli insetti vivi o delle noci (rigorosamente non salate). Attenzione, però: questi cibi sono ricchi di grassi, l’equivalente tra i marsupiali di una torta ipercalorica. Evitiamo di far ingrassare il nostro petauro: il rischio obesità è dietro l’angolo.

Rispettiamo il suo carattere e le sue abitudini

Per capire come prendersi cura di questo animale tenero e socievole che moltissimi vorrebbero avere, impariamo a conoscere il suo carattere e le sue abitudini. Il petauro ama la compagnia: non lasciamolo solo e interagiamo spesso con lui. Ci ricambierà con affetto, che esprimerà emettendo versi carinissimi. È consigliabile prendere una coppia, così che i due animali si tengano compagnia anche quando il padrone non c’è.

Evitiamo infine di causare stress inutile al nostro amico marsupiale: il petauro è un animale notturno. Evitiamo dunque di posizionare la gabbia in una zona della casa in cui splende il sole, o non riuscirà a dormire.

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