La pensione a 60 anni è una cosa difficile da ottenere tanto per le donne che per gli uomini. Stando alle normative in vigore, 60 anni sono davvero pochi per una pensione, tanto più se questa è collegata a lavoro o contributi.
Con l’ingresso della Legge Fornero a 60 anni di età un lavoratore, sia uomo che donna è considerato ancora troppo giovane per poter andare in pensione. Alcune misure assistenziali, però, esistono e sono quelle in grado di dare sostegno a persone prive di pensione, prive di lavoro e con redditi bassi.
Come prendere la pensione sociale donna a 60 anni o il reddito di cittadinanza
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La pensione sociale, che ormai si chiama assegno sociale, è la principale misura assistenziale prevista dall’INPS. Ma si tratta di una misura che può essere presa solo ad una determinata età. Infatti, a 60 anni l’assegno sociale non spetta. L’’età anagrafica prevista per l’assegno sociale, infatti, è la medesima di quella per le pensioni di vecchiaia.
Il come prendere la pensione sociale, quindi, ha una risposta fissa che riguarda l’età. L’assegno sociale si prende a 6 anni di età. La misura è collegata al reddito di beneficiario. Infatti, al salire del reddito scende l’assegno sociale, fino ad annullarsi per reddito superiore a una determinata soglia.
Quali sono i requisiti del reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è stato introdotto per venire incontro a situazioni prossime alla povertà. Non ci sono distinzioni tra uomini e donne, perché la misura è aperta a tutte le persone che hanno redditi e patrimoni piuttosto bassi, non lavorano, o hanno problematiche di famiglia.
La misura introdotta con il Decreto numero 4 del 2019 il cosiddetto “Decretone”, consente di avere un sussidio mensile commisurato alla situazione familiare e reddituale. Il sussidio può essere massimo di 780 euro al mese per un singolo, ma a condizione che non abbia altri redditi e che viva in una casa con un contratto di affitto registrato.
Differenze
Ricapitolando, Sono due le misure assistenziali previste oggi dal nostro ordinamento. Una si può percepire solo a 67 anni di età, e si chiama assegno sociale. L’altra, invece, è il reddito di cittadinanza, che non ha limiti di età.
Per il reddito di cittadinanza serve un ISEE non superiore a 9.360 euro. Il patrimonio mobiliare non deve superare i 6.000 euro. Questo limite varia e sale al salire del numero dei componenti il nucleo familiare. Il patrimonio immobiliare, invece, deve essere inferiore a 30.000 euro al netto della casa di abitazione che non conta. Infine, è necessario un reddito familiare non superiore a 6.000 euro per i single e a salire in base al numero dei familiari.
Per l’assegno sociale, invece, è necessario non avere un reddito superiore a 468,28 euro al mese, che poi è l’importo dell’assegno sociale 2022. Le soglie reddituali da non superare sono 6.085,43 e 12.170,86 euro rispettivamente per singoli e coniugati.
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