Abbiamo già dedicato diversi articoli alla potatura delle piante. Questa pratica non può essere improvvisata. È necessario conoscere le tecniche specifiche e le caratteristiche dell’albero su cui si va a operare.
Se ben fatta, la potatura garantisce la longevità della pianta. In questo articolo spiegheremo le linee generali da seguire per questa operazione. Vediamo insieme come potare le piante ornamentali in poche e semplici mosse.
L’importanza degli strumenti adatti
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Premettiamo che potare non è obbligatorio. Una pianta che vive nel suo habitat naturale, e che non subisce potature, vivrà più a lungo.
Qualora, però, quest’operazione si rendesse necessaria per questioni di sicurezza, ingombro o alleggerimento, cerchiamo di capire come potare le piante ornamentali in poche e semplici mosse.
La prima cosa da fare è scegliere gli strumenti più idonei. L’attrezzatura sbagliata potrebbe compromettere il benessere dell’albero, creando delle ferite non rimarginabili.
Ciò che serve sono i seghetti, un tronca-rami, uno svettatoio professionale e delle forbici da potatura a battente. I seghetti devono avere una lama ben affilata per poter compiere dei tagli precisi e netti.
In base alla pianta, bisogna verificare il momento più idoneo alla potatura. In generale sono consigliati i periodi di riposo vegetativo, anche se bisogna valutare caso per caso.
Cosa tagliare
La potatura degli alberi deve servire ad eliminare solo il superfluo. Si tratta di quei rami, o parti di essi, che non sono più in grado di fruttificare o di crescere.
Bisognerà concentrarsi, quindi, sui rami secchi, morti o vivi solo nel caso in cui si debba alleggerire la struttura della pianta. È meglio procedere con tagli piccoli, piuttosto che grandi, perché si cicatrizzeranno più facilmente.
Ci sono delle parti del tronco che devono assolutamente essere evitate durante la potatura.
Rispettare il collare
Il collare è una parte fondamentale dell’albero. In questa parte della pianta, in cui il ramo si innesta al tronco, risiedono i sistemi di difesa dagli agenti patogeni. Tagliare questa parte vorrebbe dire recidere la protezione della pianta.
La cicatrizzazione
Se la potatura è stata eseguita nel modo corretto, nel giro di qualche anno, si formerà un anello di tessuti cicatriziali in corrispondenza della ferita, che serviranno a rimarginarla completamente. Se, invece, la potatura è stata fatta in maniera sbagliata, la ferità avrà bisogno di tantissimo tempo per rimarginarsi.
Rispettare la pianta
L’obiettivo del potatore non deve essere quello di tagliare più legna possibile, ma di eliminare solo le parti secche, quelle ormai inutili. La pianta va rispettata nella sua struttura e nelle sue dimensioni, sfoltendo solo le parti ormai superflue.
In generale, lo sfoltimento non dovrebbe mai superare il 30% della chioma dell’albero.