Ci sono alcuni tipi di piante che suscitano molto fascino, per la loro bellezza e l’eleganza che sprigionano. È innegabile che l’orchidea sia una specie molto apprezzata e molti desiderano averne almeno una in casa.
Anche nei secoli passati erano ambite e furono anche protagoniste di opere letterarie. Nell’800 ci fu una vera e propria caccia all’orchidea, molti appassionati desideravano avere questa pianta tropicale, tanto da scatenare il collezionismo. In Oriente rappresenta la purezza dei bambini, mentre in Occidente la passione e la sensualità, si regala alla persona amata.
Quella più diffusa, a “farfalla” fiorisce in inverno, regalando uno spettacolo per i nostri occhi. Ma non sempre vederla in fiore è così semplice, perché bastano pochi imprevisti, o mosse sbagliate, per rovinarle. Effettivamente, è una pianta abbastanza particolare a livello di cure e attenzioni.
Stimolare la fioritura
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Mantenere le orchidee non è complicato, ma ci sono delle regole basilari che molti conoscono. Sicuramente la luce incide molto, essendo una specie tropicale, è abituata a vivere in zone molto luminose, ma mai sotto i raggi del sole diretti.
Un altro fattore importante è l’umidità, tanto da essere perfette da posizionare in bagno. Nei mesi estivi è importante vaporizzare dell’acqua sulle foglie e d’inverno è necessario tenerle lontano dai termosifoni o dalla cucina.
Un altro trucchetto da non trascurare è la temperatura, per farle fiorire bisognerebbe creare degli sbalzi di almeno 10 gradi.
Questo è quello che servirebbe per farle vivere bene e mantenerle a lungo. Ma quando vediamo l’orchidea soffrire, tramite alcuni segnali, come foglie gialle e secche, fiori appassiti o mai nati, spesso significa che è arrivato il momento di potare.
Come potare le orchidee secche e spente per vederle rifiorire tutto l’anno sempre in salute
Esistono dei momenti precisi per effettuare la potatura, non bisogna mai farlo a caso. Principalmente dovremmo farlo dopo che produce i fiori, quindi quando li vediamo appassiti e spenti. Se li eliminiamo, la pianta troverà nuovo vigore, migliorando il suo stato. Non dovremo, però, solo staccare il fiore, ma tagliare, con delle forbici sterilizzate, l’attaccatura allo stelo.
Successivamente, a fine fioriture, dovremo potare anche gli steli che precedentemente hanno prodotto fiori, a pochi centimetri dal corpo principale. In questo modo svilupperà nuovi e vitali steli verdi.
Eliminiamo anche quelli che sembrano avere un colore tendente al giallo, quindi ormai secchi. Approfittiamo anche per eliminare le radici marce e danneggiate, estraendo la pianta dal vaso, tagliamo i punti morti, con attenzione e delicatezza. In questo modo potremo anche fare un rinvaso, visto che bisognerebbe farlo una volta l’anno.
Ecco, dunque, come potare le orchidee secche e spente per vederle rifiorire tutto l’anno sempre in salute, provocando l’invidia di molti.
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