Un esterno della casa bello e in salute prevede delle cure costanti. Il giardino è l’angolo verde in cui ci dedichiamo ai nostri passatempi o alla coltivazione delle piante. A volte lo si può trovare in disordine, come nel caso di buche nel prato che dovremo riempire. In ogni caso, la gioia più grande e che dà maggiori soddisfazioni è quella di veder crescere i nostri vegetali. In molti si dedicano alla cura del limone, la cui pianta si sviluppa solitamente senza troppe preoccupazioni.
Il vantaggio è quello di poterla gestire anche con poco spazio, in quanto la si può mettere tranquillamente in un comodo vaso. Tra le operazioni fondamentali per il suo sviluppo vi è senza dubbio la potatura. Vediamo in breve come svolgerla al meglio.
Quando procedere e perché farlo
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Potrebbero sorgere dei dubbi su quando potare il limone. Vi sono alcuni periodi dell’anno che effettivamente si presterebbero di più all’operazione. Le mezze stagioni, per esempio, sarebbero un ottimo momento per sfoltire la chioma e disfarsi dei rami inutili. Potremmo impugnare le cesoie tra maggio e giugno, oppure a cavallo tra settembre e ottobre.
Da evitare, invece, i mesi più freddi dell’anno. O ancora, il periodo in cui la pianta si trova in fase vegetativa e ha aumentato la produzione. La potatura del limone è di grande importanza per la sua salute. Questo perché la rafforza e la fa resistere maggiormente all’attacco di parassiti o malattie e permette a noi di raccogliere più frutti.
Come potare il limone in vaso e riconoscere i rami fruttiferi
Prima di iniziare è necessario munirsi degli attrezzi da giardinaggio indispensabili. Procuriamoci delle forbici affilate, un paio di guanti, degli occhiali di protezione e, per eventuali rami robusti, un seghetto. Ricordiamoci di disinfettare tutti gli strumenti, sia prima che dopo il procedimento. Partiamo dallo sfoltimento delle foglie, tagliando il più omogeneamente possibile le branche. Occupiamoci anche delle cime superiori, per bilanciare lo sviluppo della pianta. Proseguiamo nel compito eliminando le parti più secche e quelle rovinate. È importante liberarsi anche dei rami che le tolgono energia, che possiamo distinguere da quelli fruttiferi per posizione e direzione di crescita.
In sostanza parliamo di polloni e succhioni. I primi si trovano alla base del tronco, attaccati al suolo solitamente in forma di germogli. Gli altri, invece, si sviluppano sui rami aerei o dal fusto. Sono in verticale e crescono molto più rapidamente dei rami normali. Quando li avremo tolti di mezzo entrambi, potremo concludere con la cimatura. Accorciamo leggermente i rami portanti, con tagli netti e in diagonale. Infine, applichiamo un buon mastice per innesti nei punti che abbiamo appena reciso. Ecco, dunque, come potare il limone in vaso e garantirsi una piantina sempre bella e in salute.
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