Dimagrire senza dieta è un po’ uno dei sogni di tutti. Molti sognano, ad esempio, di perdere dieci chili in un mese e magari di farlo con il minimo sacrificio. Sono tutti un po’ concetti che vengono fuori dall’immaginario collettivo e che non sposano ciò che dietologi e nutrizionisti dicono. Ma su questo fronte e su come si può dimagrire in trenta giorni senza una dieta dimagrante è bene fare delle precisazioni.
Come perdere peso in un mese senza dieta dimagrante
Quella che in gergo molti chiamano semplicemente “dieta” è, in realtà, quella che gli scienziati chiamano “dieta dimagrante”. Esiste, infatti, anche la dieta per prendere peso, quella per mettere massa, quella iposodica e così via. E, in realtà, tutti hanno una propria dieta.
E allora la domanda è: si può perdere peso in un mese senza una dieta dimagrante? La risposta che potrebbe illudere qualcuno è “si”, ma la disillusione arriva da una visione più ampia sulla questione.
Anche, infatti, non seguendo una dieta dimagrante si potrebbe perdere peso nell’arco di trenta giorni. Lo si potrebbe fare, ad esempio, passando dall’essere sedentari al camminare o correre un’ora al giorno. Ma anche andando in bici, in palestra o comunque facendo attività fisica.
Serve, però, comunque mantenere una condotta alimentare sana e razionale. Non si può pensare di correre mezz’ora e poi mangiare pizza tutte le sere. Risulta, cioè, necessario seguire una dieta con i giusti nutrienti, ma senza eccessi. E tecnicamente potrebbe non essere una dieta dimagrante.
Come si dimagrisce
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I nutrizionisti spiegano che per dimagrire serve creare “deficit calorico”. Occorre, cioè, consumare meno calorie di quelle che servono per vivere e svolgere le proprie funzioni vitali e mansioni quotidiane. E quello “squilibrio” lo si può creare in due modi: o mangiando meno o praticando attività fisica. Se si fanno entrambe le cose, il beneficio è doppio.
Quando, perciò, ci si chiede come perdere peso in un mese senza dieta dimagrante, la risposta c’è. Serve seguire una condotta alimentare sana, equilibrata e in cui si mangi il “giusto”. Non si può, dunque, pensare che quel “dimagrire senza dieta” possa corrispondere a perdere peso mantenendo gli eccessi a tavola.
Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a un nutrizionista o a un dietologo. Sapendo, ad esempio, che si interfaccia con un soggetto voglioso di fare attività fisica, probabilmente tarerà una dieta meno restrittivo rispetto a una persona sedentaria. Farsi aiutare da un esperto, tra l’altro, consente di diminuire i rischi e le possibilità di insuccesso.
Uno specialista, tra l’altro, è in grado di dare tanti piccoli consigli che possono fare la differenza.
Quanti chili si possono perdere in un mese?
L’altro aspetto da ricordare è che, in un solo mese, non si può certo pensare di fare miracoli. Si ritiene che una perdita accettabile di peso sia tra i 2 e i 4 kg. In primis perché non si possono seguire diete drastiche che potrebbero generare danni all’organismo, a cui invece servono tutti i nutrienti.
Attenzione, perché questo dato è solo indicativo e potrebbe avere oscillazioni in relazioni ai singoli soggetti. Anche perché perdere un chilo per un uomo di 1 metro e 60 è una cosa, per uno di due metri un’altra. E così via, con tutte le possibili differenziazioni dei casi.
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