Quando ci confrontiamo con qualcuno su una ricetta o sulla preparazione di un piatto scopriamo sempre cose nuove. D’altronde la cucina non è certo una disciplina esatta e svolta da tutti allo stesso modo. È in realtà l’esatto opposto. Si presenta infatti come un’attività che ci permette, molto più di altre, di mostrare la nostra personalità e i nostri talenti. Per questo motivo ognuno ha i suoi metodi e le sue tecniche per portare a termine la stessa preparazione. A noi dunque rimane solo da capire con quale ci potremo trovare meglio.
Errori rimediabili
Indice dei contenuti
Gli errori che potremmo fare durante la preparazione dei piatti, ed in particolare dei dolci, sono veramente tanti. Come abbiamo sempre detto per evitarli è necessario ascoltare i consigli di chi ci è passato prima di noi, perché potrebbero essere veramente illuminanti. Infatti, come nel caso di cui parleremo nel prossimo paragrafo, potremmo scoprire che quel particolare sbaglio sia in realtà totalmente superabile, o addirittura evitabile. Basterà guardare da un’altra prospettiva. A tal proposto ecco come ottenere una pasta frolla compatta, resistente e a prova di rottura modificando un passaggio della ricetta in realtà insidioso.
Più sabbia e meno vulcano
Nella preparazione della pasta frolla esistono dei passaggi molto importanti che riguardano ovviamente in particolar modo l’impasto e l’incorporazione degli ingredienti. Nonché ovviamente il modo in cui questi si amalgamano. Sono step importanti perché è qui che possiamo scongiurare la formazione di grumi, di crepe e di tante altre seccature. A tal proposito oggi sveleremo come ottenere una pasta frolla compatta, resistente e a prova di rottura modificando un passaggio della ricetta in realtà insidioso. Moltissimi di noi sono stati abituati a disporre gli ingredienti a vulcano, come si suol dire. Ci riferiamo al fatto di disporre la farina di modo da creare una piramide a cui poi aggiungere gli altri ingredienti. Così facendo però, e sicuramente ne avremo esperienza, andremo incontro ad inconvenienti spiacevoli.
Burro che non si incorpora, uova che gocciolano dappertutto, e chi più ne ha più ne metta. Il segreto per evitare tutto ciò, e permettere quindi agli ingredienti di amalgamarsi al meglio e non avere poi brutte sorprese in cottura, sta nel preferire la sabbia al vulcano. In poche parole, compiere sull’impasto quella che si chiama sabbiatura. E solo allora aggiungere le uova. Ecco come procedere. Versiamo la farina in un recipiente e aggiungiamo anche lo zucchero e il burro. Andiamo quindi a lavorare il tutto con le dita fino a che l’impasto non presenterà una densità simile a quella della sabbia. Aggiungiamo le uova, andiamo ancora a mescolare, e godiamoci i risultati di questa scelta.
Siamo certi che sarà molto più facile creare l’impasto, e che non si avranno i soliti problemi durante il percorso di preparazione. Ecco dunque svelato come ottenere una pasta frolla compatta, resistente e a prova di rottura modificando un passaggio della ricetta in realtà insidioso.