Come ottenere un rendimento sui propri investimenti del 3% senza rischi?

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Woody Allen, il celebre comico americano, è un grande battutista. O, meglio, un grande aforista, visto che alcune sue battute sono degne dell’empireo aforismatico di persone che hanno reso questo modo di fare un’arte. Gente del calibro del Marchese de la Rochefoucauld, di Ugo Ojetti, di Oscar Wilde o George Bernard Shaw o Karl Kraus, solo per citarne alcuni. Una di queste battute dice: “il modo più sicuro per raddoppiare il proprio denaro è piegarlo in due e metterlo in tasca”. Strepitosa, vero? Questa battuta ci permette di introdurre il concetto espresso nel titolo, a cui cercheremo di dare una risposta. Come ottenere un rendimento sui propri investimenti del 3% senza rischi?

La cruda realtà

Incominciamo dalla cruda realtà. Senza rischio non si ottiene niente. Soprattutto in finanza. E chi vi dice il contrario vi sta bellamente prendendo in giro. L’investimento finanziario è connesso intimamente al rischio. Il rischio è, quindi, definibile come “la variabilità indefinita (o volatilità) degli investimenti, includendo perdite potenziali, come allo stesso modo inaspettati guadagni. Il rischio è, naturalmente, sempre presente nel mercato, ma quello che cambia è la sua percezione da parte degli investitori ovvero in altri termini la loro fiducia nell’investimento stesso. I risparmiatori percepiscono il rischio soprattutto quando questo si manifesta sotto forma di perdita. Strettamente collegato alla percezione ed alla valutazione del rischio finanziario è il rendimento atteso dall’investimento. Tanto più il rischio è elevato, tanto più l’investitore richiede una remunerazione, rendimento o premio per il rischio elevato.”

Come ottenere un rendimento sui propri investimenti del 3% senza rischi?

La risposta a questa domanda, quindi, è che non è possibile farlo. Dobbiamo piuttosto rimodularla. Come si può ottenere un rendimento del 3% sui propri investimenti rischiando il meno possibile? Quali strumenti finanziari permettono il raggiungimento di questo obiettivo? E’ possibile riuscirci in questo momento storico? Tenete bene a mente che, come dice un nostro collega piuttosto conosciuto, “rendimenti sicuri e costanti, ovvero senza oscillazioni e senza rischi, esistono solo nelle brochure dei venditori di miraggi e cacciatori di commissioni.” Ma è certamente possibile farlo. Basta essere consapevoli che per avere un maggior rendimento bisogna associarvi necessariamente un maggior rischio, come visto prima. Ma c’è rischio e rischio, ovviamente.

Quali sono gli investimenti meno rischiosi, per definizione?

Le obbligazioni. E tra queste? I titoli di Stato. Ma moltissimi di questi, a scadenza, restituiscono addirittura un capitale inferiore a quello investito (tipo i Bund tedeschi, per dire). Bisogna quindi andare su altro. Chiaramente, rimanendo nel campo obbligazionario. Quindi, se l’Investment Grade rende poco o nulla, bisogna passare all’High Yield, cioè a rendimenti più alti. E con essi… finite voi la frase. Ma concentrarsi su una sola emissione obbligazionaria HY, sia essa di uno Stato che riteniamo solvente, o di un’azienda “che non può fallire”, è sbagliato. Questo perché non ci consente di diversificare, che è la chiave perché ogni investimento abbia quante più probabilità statistiche di abbassare il rischio.

Ecco quindi che la scelta migliore consiste nel costruire un portafoglio diversificato di obbligazioni, magari tramite ETF (che costano parecchio di meno dei fondi), e con grande ampiezza geografica. Questo consentirà di distribuire il rischio in maniera il più corretta possibile, e di diminuirlo statisticamente. Ma in quale portafoglio investire? Quello può dirvelo solo il vostro consulente d’investimento… perché ne avete uno, vero?

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