I numeri di 35 milioni di italiani sono finiti sul dark web dove possono essere venduti a furfanti che li useranno per truffare, ma ecco come difendersi.
Una notizia da far tremare i polsi si è diffusa negli ultimi giorni. I contatti di circa 35 milioni di italiani sono finiti sul famigerato dark web. Questi contatti comprendono il numero di telefono, le immagini del profilo e tante altre informazioni. Si parla principalmente di contatti WhatsApp. Per i contatti business, addirittura si parla di dati finanziari e bancari. Un problema enorme che però non riguarda solo gli italiani, ma tutto il Mondo. Ben 360 milioni di numeri circolano ormai liberamente su internet, un vero attentato alla privacy che colpisce ben 108 Paesi. La notizia è stata diffusa nella scorsa settimana a seguito del report fatto da Check Point Research, una divisione dell’azienda Check Point Software che si occupa di cybersecurity e threat intelligence.
Cos’è il dark web e perché dovrebbe far paura
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Ma cos’è esattamente il dark web? Viene chiamata in questa maniera la rete di siti non raggiungibili attraverso la rete internet classica, quella utilizzata dai normali utenti. Per entrare nel dark web spesso si passa attraverso quelli che si potrebbero definire “ingressi dal retro”. Bisogna utilizzare determinati programmi che spesso sono strumenti tipici degli “smanettoni” o dei criminali informatici. Sul dark web si può trovare di tutto, ma principalmente è qui che avviene la compravendita spesso illegale di merci e dati. Gli hacker “rubano” contatti e informazioni tramite le tecniche di phishing, per esempio, e le rivendono spesso utilizzando i circuiti nascosti del dark web. In America per database di circa 32 milioni di numeri si arrivano a pagare anche 7.000 dollari.
Come non farsi rubare il contatto WhatsApp e che rischi ci sono
Quello che sta succedendo in questi giorni è ancora più inquietante. Se prima si pagava per avere quelle informazioni, adesso questa enorme banca dati di informazioni private è completamente a disposizione di chi vuole avervi accesso. Ovviamente bisogna saper accedere al dark web e cercarle, ma purtroppo non si tratta di qualcosa di difficile da fare. Chiunque abbia un po’ di tempo e voglia può imparare, perché di per sé usare il dark web non è illegale. Cosa si rischia se il proprio numero finisce in mano a criminali informatici? Diversi tipi di truffa, tra cui i cosiddetti vishing e smishing. Questi termini derivano tutti, come il già conosciuto phishing, dall’unione di due parole. Nel primo caso vishing sta per “voice fishing”, nel secondo caso smishing sta per “SMS fishing”. In sostanza, si tratta di sistemi di truffa che servono per “pescare” informazioni sensibili.
Cosa fare per proteggersi
I consigli per come non farsi rubare il contatto WhatsApp sono gli stessi che forniscono le autorità, soprattutto la Polizia Postale. Anzitutto bisogna sempre prestare attenzione ai numeri da cui si ricevono chiamate o messaggi: quando si tratta di mittenti sospetti, sempre meglio evitare di rispondere. Se il numero invece sembra corrispondere a una società o a un Ente preciso, basta fare una veloce ricerca per capire se si tratta di un contatto attendibile. Attenzione a quanto vengono chiesti dati specifici come numeri di documenti o carte di credito. Sempre valido poi il consiglio di avvalersi dei servizi di protezione forniti dai propri operatori telefonici.