Il gatto ha un carattere e un temperamento selvaggio che a volte è difficile da tenere a bada. Ci sono alcuni gatti che riescono ad adattarsi bene alla vita domestica, ma nella maggior parte dei casi il loro istinto li porta a cacciare, a controllare il territorio e a portare le sue prede alla sua persona di riferimento.
Capaci di grandi dimostrazioni di affetto, questi piccoli felini sono irrequieti e spesso vivono un po’ in casa e un po’ fuori casa. Questo modo di fare, però, potrebbe fare andare incontro il micio a dei rischi, dei pericoli, per lui e per gli altri animali del quartiere.
Vedremo, quindi, come non fare uscire il gatto di casa per evitare problemi di salute non facendogli comunque mancare nulla. È importante accudire e crescere un animale sempre al meglio delle nostre possibilità.
Occorre conoscere bene le sue caratteristiche, i suoi bisogni, dargli affetto e tutto quello di cui necessita come alimentazione adeguata e cure mediche. L’ideale sarebbe avere vicino casa un veterinario o comunque sapere di poterlo contattare sempre al telefono per qualsiasi problema.
Come non fare uscire il gatto di casa con piccoli suggerimenti pratici e intelligenti
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Nuovi studi sull’argomento hanno fatto luce sui pericoli che spesso vengono sottovalutati. Un gatto domestico che passa molto tempo fuori è un pericolo per la fauna ed è un pericolo per le persone con cui vive. Li può contagiare, infatti, con molte malattie e patologie.
Gli esperti consigliano alcuni comportamenti da seguire per non far uscire il gatto:
- sterilizzazione: molte persone non sono d’accordo, ma sterilizzare il gatto significa evitargli problemi di salute e inibire alcuni suoi impulsi che lo porterebbero via di casa a lungo e andare contro ad altri gatti o altri animali;
- recinzione invisibile: permetterebbe comunque al gatto di osservare e di non sentirsi in gabbia, ma lo bloccherà appena tenterà di andare oltre;
- suoni di allarme: mettere dei dispositivi con un suono fastidioso al passaggio dell’animale può essere utile per disabituarlo;
- addestrarlo a non uscire: ci sono diverse tecniche, si parte da quando è piccolo con il dire “no” ad alta voce oppure ad ignorarlo quando manifesta il desiderio di uscire; anche se tutto questo è molto più semplice con un cane.
Naturalmente, se si ha un gatto piccolo sarà molto più facile educarlo al meglio. Con un po’ di pazienza, però, si può affrontare anche un gatto adulto. Quando sta in casa è meglio premiarlo con degli snack e tante coccole in modo che capisca di essere più al sicuro e che gli convenga di più stare in casa.
I rischi di farlo andare dentro e fuori casa
Un gatto è molto territoriale, questo significa che andrà a litigare con altri gatti o altri animali presenti per difendere quello che crede essere il suo territorio, il suo ambiente. Per questo rischia ferite, graffi, morsi che possono fare infezione, sia su di lui che negli altri animali.
Non è esagerato considerare il fatto, secondo gli studiosi, che un gatto possa mettere a rischio la biodiversità di un preciso territorio. Il suo istinto predatore lo porterà a uccidere diverse altre specie di animali.
Inoltre, all’aperto può venire in contatto con numerosi parassiti delle piante che non vedranno l’ora di attaccarsi al suo pelo. Infine, attenzione alle malattie che può sviluppare, in particolare rabbia e toxoplasmosi.