Avere una casa piena di umidità è una vera e propria problematica che interessa tantissime persone. Tecnicamente, con questo termine si indica la quantità di acqua presente nell’aria all’interno di una abitazione o di una stanza. Più alta è questa quantità più è alta la sensazione di aria pesante e di avere pareti e pavimenti che trasudano. Per quanto riguarda i motivi della sua comparsa, ve ne sarebbero tre molto comuni. Solitamente, infatti, la nostra casa è umida perché non è ben isolata dall’esterno, perché vi sono infiltrazioni d’acqua o cumuli di condensa difficili da contrastare.
In questi casi, quindi, la lotta contro l’umidità è all’ordine del giorno, ma anche quella contro i suoi danni collaterali. Il principale è la muffa che generalmente compare sui muri, dal basso o negli angoli, e che può aggredire anche tessuti e mobili. Tuttavia, prima di arrivare a cercare soluzioni per eliminarla nel modo più ecologico possibile, potremmo prevenire la sua formazione tenendo sotto controllo proprio i livelli di umidità. Di questo argomento tratteremo nell’articolo di oggi scoprendo come misurarla e quale sarebbe il grado adeguato a una convivenza pacifica e meno rischiosa con questo problema.
Gli strumenti da utilizzare e come misurare l’umidità in casa
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Per avere contezza del livello di umidità in casa, all’interno di una stanza, lo strumento che dovremmo utilizzare si chiama igrometro. Di questo ne esistono due versioni, una analogica e una digitale. L’igrometro analogico misura il livello di umidità con un ago che si sposta all’interno di una scala i cui valori minimi e massimi sono 0 e 100. L’igrometro digitale, invece, è dotato di uno schermo LCD e automaticamente calcolerà il livello di umidità riportandolo con un valore percentuale. In alternativa, se non volessimo acquistare un igrometro, potremmo utilizzare il nostro smartphone.
Infatti, ci sarebbero alcune app in grado di riportarci il dato relativo all’umidità. Queste sarebbero quelle che comunemente ci consentono di misurare la temperatura. L’importante, però, sarebbe che, prima di scaricarle, ci accertassimo della presenza del simbolo di una gocciolina (ossia il grado di umidità) nell’interfaccia in preview. Inoltre, per far funzionare il nostro smartphone come un igrometro dovremmo accertarci che abbia il barometro integrato.
Quanto deve essere l’umidità in casa
Quindi, ecco spiegato come misurare l’umidità in casa. Per quanto riguarda il grado ottimale che dovremmo registrare per scongiurare anche la formazione di muffa, questo dovrebbe oscillare tra un 45% e un 60%. Al di sotto di questa soglia, dal 30% in giù, ci sarebbe un tasso di umidità troppo basso e quindi un’aria troppo secca. Al contrario, sopra questa soglia, dal 65% in su, ci sarebbe un tasso di umidità troppo elevato che dovrebbe metterci in moto per ridurlo.
Come togliere umidità
Per completare, per ridurre l’umidità in casa ci sarebbero alcuni suggerimenti che potremmo seguire. In particolare:
- dovremmo far arieggiare i vari ambienti;
- dovremmo usare sempre la cappa quando si cucina;
- poi dovremmo evitare di stendere il bucato dentro casa;
- potremmo servirci dell’aiuto di alcuni elettrodomestici come il deumidificatore o il condizionatore impostato a deumidificatore.
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