Per i contribuenti italiani la campagna dichiarativa 2022 è davvero alle porte. In quanto da lunedì prossimo, 23 maggio del 2022, dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile accedere, tramite le credenziali, alla dichiarazione dei redditi precompilata.
Questo significa che milioni di contribuenti, tra lavoratori dipendenti e pensionati, da lunedì prossimo, prima di tutto, potranno prendere visione della dichiarazione. Con tutti i dati precaricati dal Fisco. Grazie al modello 730 precompilato.
Così come per tanti altri contribuenti, a partire da chi dichiara redditi diversi, sempre dal 23 maggio del 2022 sarà accessibile il modello apposito. Ovverosia, il modello Redditi Persone Fisiche precompilato. Dopodiché, la dichiarazione si potrà eventualmente modificare e pure integrare. Sempre prima di inviarla all’Agenzia delle Entrate. Con il Fisco che poi effettuerà tutti i controlli e tutte le verifiche necessarie.
Come l’Agenzia delle Entrate controlla le dichiarazioni dei redditi e quando si rischia l’accertamento fiscale
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Per il contribuente, infatti, l’adempimento relativo alla trasmissione al Fisco della dichiarazione dei redditi potrebbe non essere sufficiente. Questo nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse rilevare poi delle congruenze e/o delle anomalie.
Su come l’Agenzia delle Entrate controlla le dichiarazioni dei redditi, infatti, c’è da dire che tra i controlli fiscali più comuni ci sono quelli automatici, che poi possono portare il Fisco a recapitare al contribuente un avviso bonario.
Nella fattispecie, l’avviso bonario non è altro che un invito a regolarizzare la propria posizione. Proprio in base alle anomalie e alle incongruenze riscontrate e proprio al momento del controllo. In questo caso, per evitare un accertamento fiscale prima, e un contenzioso poi, il contribuente avrà in genere due strade percorribili. Ovverosia, pagare oppure inviare dei dati, dei documenti e delle informazioni finalizzate a dimostrare che la pretesa non è legittima. Vediamo allora come.
Cosa fare quando arriva un avviso bonario
Quando arriva un avviso bonario legato alla presentazione della dichiarazione dei redditi, nel documento sono indicate le modalità per versare le tasse aggiunte presunte, proprio quelle in base alle verifiche e ai controlli del Fisco. Allo stesso modo, poi, sono indicate le modalità affinché queste tasse, in tutto o in parte, non vengano pagate.
In tal caso, utilizzando canali telematici come Civis, il contribuente dovrà inviare dati, informazioni e documenti di cui il Fisco non è a conoscenza e che, in quanto non acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, hanno portato poi al recapito dell’avviso bonario.
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