Negli ultimi anni sta spopolando uno sport fino a ieri considerato d’élite. Stiamo parlando del padel, un gioco a coppie che in buona sostanza deriva dal tennis.
Dai giovani ai meno giovani, questo sport va accrescendo il suo appeal e aumenta il novero dei praticanti della disciplina. Vediamo allora come investire 35.000 euro nel gioco a coppie del momento e se ne vale la pena oppure no.
Quanto si guadagna con un impianto sportivo di padel?
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Proviamo a stimare a grandi linee i costi e i ricavi potenzialmente conseguibili da un impianto sportivo di padel.
Il grosso delle spese riguarda i costi della struttura (consideriamo il campo fisso). Chi dispone già di un terreno di proprietà, magari a ridosso di un centro urbano con un buon bacino d’utenza, parte avvantaggiato. Idem per una struttura ricettizia che dispone già di spazio proprio e che potrebbe ampliare il giro d’affari.
Tolto il terreno ci sono i costi del progetto e dei permessi, seguiti da quelli della struttura (il fondo e le pareti laterali). L’eventuale copertura del campo è allo stesso tempo un pro (il campo sarebbe disponibile anche con il cattivo tempo) e un contro (amplia i costi).
Tra le spese variabili quello più incisivo riguarda l’illuminazione, mentre i costi di manutenzione e gestione possono dirsi relativamente bassi.
Fermo restando che molto varia da caso a caso, a spanne i costi oscillano tra i 20 e i 50mila euro. Considerando un valore mediamo tra i due arriviamo a 35mila.
Vediamo come investire 35.000 euro nel gioco a coppie del momento e se sia conveniente
Ora, stimiamo i potenziali ricavi. Il padel si gioca a squadre formate da due soggetti contro due, per cui un match genera 4 incassi da altrettanti affitti del campo. Per 60-90 minuti si possono chiedere 10 euro a persona o 15 a coppia (40 o 30 euro di incasso a match) a seconda dei parametri. Ossia in base al tempo, se l’incontro è diurno o serale, alla concorrenza, etc.
La domanda sale nei prefestivi e festivi, oltre al fatto che si possono tenere corsi per principianti, tornei, eventi vari. Parimenti si possono proporre delle convenzioni ai giovani entro certe età e/o se studenti, ai lavoratori, abbonamenti scontati. Oppure prezzi vantaggiosi per i clienti abituali o chi si allena regolarmente, etc.
Altre fonti di incasso possono derivare dalla tenuta di eventuali corsi di formazione. Oppure installando un corner shop per la vendita di materiale tipo palline, racchette, abbigliamento.
Un’altra fonte di guadagno è il punto ristoro, specie per quelle strutture che hanno già un angolo bar. In questo caso si tratterebbe di allargare il bacino di utenza avendo già sopportato prima tutti i costi e le pratiche del caso.
Tra costi e ricavi quanto resta a fine mese?
Facciamo una stima finale e prudenziale e ipotizziamo 10 game a settimana, con un incasso omnicomprensivo di 40-50 euro a match. Se valessero queste ipotesi, il fatturato lordo mensile oscillerebbe sui 1.200-1.500 euro.
Potrebbe andare meglio o peggio a seconda di mille parametri. Per non avere sorprese, meglio sottostimare gli incassi e sovrastimare le spese. Se il business plan regge almeno su carta, allora si potrebbe consultare un professionista e accarezzare l’idea di passare all’azione.