Se le vie del risparmio sono infinite, altrettanto si può dire per le forme d’investimento. Vediamo allora come investire 10.000 o 20.000 euro fino a 3 anni e quanto si guadagna.
Per chi sposa la filosofia del rischio-zero
Indice dei contenuti
Ipotizziamo un risparmiatore che sappia con certezza di non avere necessità di un certo ammontare di denaro per i prossimi 2-3 anni. E che cerchi una soluzione a rischio basso o calcolato.
Una prima opzione interessante potrebbe essere il conto deposito. Infatti titoli di Stato e Buoni postali fino ai 2-3 anni di scadenza non reggono il confronto in termini di rendimento.
Per un deposito vincolato a 24 mesi, le migliori opportunità oggi presenti sul mercato viaggiano in area 1,35% lordo annuo. Sui 36 mesi, invece, i migliori tassi offerti sulle soluzioni vincolate oscillano sull’1,60%.
Facciamo degli esempi concreti. Su 10mila euro di deposito a 24 mesi si guadagnano scarsi 160 euro netti, importo che all’incirca raddoppia se inizialmente vincoliamo 20mila euro.
Vediamo di capire come investire 10.000 o 20.000 euro fino a 3 anni e quanto si guadagna
Se invece il nostro orizzonte si allunga a 3 anni, salgono rendimenti e guadagni netti finali. Ripetendo i calcoli (ma cambiando durata e tasso), su un vincolo da 10mila euro, dopo 3 anni si hanno scarsi 300 euro netti. Che anche in questo caso raddoppiano se anche il nostro investimento iniziale raddoppia.
Ovviamente invitiamo il Lettore a leggere tutte le specifiche (imposta di bollo, spese apertura, gestione e chiusura, etc.) della banca presa a riferimento. Infine un accenno al rischio: se il nostro intermediario aderisce al FITD, siamo coperti fino a 100mila euro di deposito.
Dunque quanto si guadagna?
Una sana e prudente gestione dei risparmi, tipica del buon padre di famiglia, non sempre però coincide con un livello-zero di propensione al rischio. Tradotto, si può essere risparmiatori oculatissimi e comunque provare l’ebbrezza dei mercati finanziari, ma a rischio calcolato. Vediamo un esempio.
Prendiamo il nostro risparmiatore che dispone 20mila da investire a 3 anni ma che intenda un tantino diversificare. Come fare? Una possibile soluzione potrebbe essere quella di destinare a vincolo 19.000 euro a 3 anni: a scadenza ritirerebbe circa 550 euro netti. Mentre potrebbe destinare i restanti 1.000 euro su un ETF, che ad esempio investe su un indice azionario; la scelta al riguardo è vasta.
Tuttavia, per restare sul semplice, ipotizziamo che il nostro risparmiatore avesse scelto l’indice FTSE MIB. Oggi esso oscilla sui 23mila punti, mentre non è dato sapere a quanto lo ritroveremo tra 3 anni. Se a fine febbraio 2024 l’indice sarà a 11.500 punti circa, il risparmiatore avrà perso il 50% sull’investimento sull’ETF. Cioè si ritroverà 500 euro di perdita su mille investiti.
Tuttavia, compenserà la perdita con il guadagno sul conto deposito e quindi il saldo netto finale sarà grosso modo zero. Andrà in perdita (fino ad un massimo di 500 euro complessivi), solo se il FTSE MIB, tra 3 anni, dovesse registrare più del 50% di perdita.
Qualora invece tra 36 mesi l’indice fosse ancora a quota 23mila punti, il risparmiatore porterebbe a casa circa i 500 euro di guadagno del conto deposito. Teniamo conto infatti delle commissioni sull’ETF. Mentre in caso di +50% di performance dell’indice in tre anni il guadagno netto complessivo oscillerebbe sui mille euro.
Abbiamo dunque illustrato come investire 10.000 o 20.000 euro fino a 3 anni e quanto si guadagna.