La ricerca di buoni rendimenti a volte spinge i risparmiatori a ricercare mercati di nicchia o di nuova costituzione. Nei casi peggiori, invece, si rincorre l’investimento “più di moda” del momento o il sentito dire altrui. Si tratta di pratiche da evitare, perché in finanza non è pericoloso investire in sé quanto non sapere cosa si sta facendo e quali sono i rischi a cui ci si espone.
In economia, come peraltro nella vita in generale, non esistono pasti gratis. Tradotto, ogni azione e decisione va ponderata al massimo per evitare di rischiare con il cerino in mano.
Detto ciò, un buon modo per il piccolo investitore di esporsi su mercati specifici come quello delle materie prime è il fondo d’investimento. Vediamo allora come investire 1.000 euro sull’oro o 2.000 euro su petrolio e le altre materie prime. Specifichiamo che trattasi di una mera ipotesi di studio.
Meglio investire in un fondo comune di investimento o in un ETF?
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La scelta potrebbe ricadere sui fondi attivi (fondi comuni d’investimento) o passivi (gli ETF/ETC) a seconda di almeno due parametri.
Il primo riguarda il livello di preparazione finanziario posseduto e quindi, in un certo senso, la propria propensione al rischio. Nei fondi attivi c’è infatti un professionista della finanza che gestisce con competenza i soldi raccolti dalla vendita delle quote. Con l’ETF/ETC il risparmiatore fa tutto in autonomia, per cui il grado di consapevolezza deve essere maggiore rispetto alla scelta precedente.
Poi abbiamo i costi, e le considerazioni si invertono. I fondi passivi sono mediamente più economici di quelli attivi, per ovvie ragioni legate alla struttura del servizio. Anche questo parametro può fare tanta differenza, dato che in finanza i primi guadagni sono sempre quelli legati alle mancate spese.
Come investire 1.000 euro sull’oro o 2.000 euro su petrolio oppure le altre materie prime
Consideriamo in questa sede alcuni ETC sul metallo prezioso e le principali materie prime. Tra i vari fondi per esporsi sull’oro citiamo a titolo di esempio:
- Xtrackers Physical Gold ETC (EUR);
- WisdomTree Physical Gold;
- Gold Bullion Securities;
- Invesco Physical Gold A;
- HANetf The Royal Mint Responsibly Sourced Physical Gold ETC.
Oltre ai metalli preziosi, si potrebbe investire sulle materie prime anche guardando alle altre principali categorie di commodities. Quindi troviamo quelle che riguardano l’allevamento e l’agricoltura, i metalli industriali e l’energia, come appunto petrolio e gas. Il risparmiatore potrebbe scegliere tanto un investimento diretto in un sottostante (ad esempio solo il mercato del gas) quanto uno trasversale e quindi diversificato. Ossia un prodotto che contenga in pancia più famiglie di materie prime. A quest’ultimo riguardo, e sempre a titolo di esempio, citiamo:
- Invesco Bloomberg Commodity UCITS ETF Acc;
- L&G All Commodities UCITS ETF;
- iShares Diversified Commodity Swap UCITS ETF;
- Lyxor Commodities Refinitiv/CoreCommodity CRB TR UCITS ETF – Acc;
- WisdomTree Enhanced Commodity UCITS ETF USD – Acc.
Come scegliere questi fondi di investimento?
Come scegliere e come orientarsi sul mercato tra i tanti prodotti disponibili?
I criteri per ordinare le preferenze sono tanti, tra cui abbiamo anzitutto la dimensione del fondo, ossia la massa dei risparmi raccolti. Parimenti va ponderata la storicità del fondo, la politica di gestione dei guadagni (ad accumulazione o a distribuzione?) e la replica del sottostante (fisica o sintetica?).
Inoltre non vanno trascurati i costi di gestione dello strumento, la valuta di riferimento del fondo e il differenziale bid/ask.