Quando ci prendiamo cura delle piantine di casa non dobbiamo trascurare nessun dettaglio per vederle crescere in salute. Ogni stagione prevede delle cure più o meno frequenti, ma tutte necessarie alla sopravvivenza.
In questo periodo piuttosto caldo vediamo sui davanzali gerani, ortensie e petunie. Ma ci scordiamo che tra le scelte più frequenti restano pur sempre le piante grasse. In effetti, sarebbero la migliore alternativa per chi non ha esperienza nel giardinaggio o ha poco tempo da dedicarvi. E non dimentichiamoci che ci sarebbe addirittura una succulenta che si dice porti denaro e fortuna in casa.
Tuttavia, anche questi vegetali necessitano di piccole, ma costanti attenzioni che potrebbero fare la differenza. Con le giuste tecniche, poi, si potrebbe addirittura moltiplicarli e fare tante talee. Se ci stiamo chiedendo come innaffiare e rinvasare facilmente le piante grasse, siamo nel posto giusto. In poche righe spiegheremo i metodi più utilizzati dagli esperti per averle sane e forti.
L’esposizione non è un dettaglio da trascurare
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Molti non sanno che piante come cactus o aloe potrebbero prosperare al meglio in condizioni specifiche. Per questo, spesso e senza pensarci, le posizioniamo nel primo punto libero della casa o del giardino. Eppure, dovremmo sapere che questi vegetali sono grandi amanti della luce e preferiscono l’esposizione all’esterno.
Attenzione, però: se la nostra piantina aveva l’abitudine di stare dentro casa, dovremo abituarla poco alla volta alla luce del sole. Potrebbe rivelarsi una buona idea posizionarla inizialmente sul balcone a mezz’ombra, oppure sotto un gazebo.
Come innaffiare e rinvasare facilmente le piante grasse secondo le astuzie dei vivaisti e questi trucchi del mestiere
Sfatiamo il falso mito per cui le piante grasse non andrebbero bagnate. Essendo esseri viventi, anche loro necessitano di acqua, seppure in discrete dosi. Assicuriamoci che il liquido arrivi in profondità e non si fermi in superficie, altrimenti non disseterebbe le radici.
Non esitiamo a bagnare tutta la terra circostante, anche se dovessimo notare l’acqua fuoriuscire nel sottovaso. Ovviamente, dovremo procedere con le irrigazioni a terreno completamente asciutto. In questo caso potremmo verificarne lo stato infilandovi un semplice bastoncino di legno.
Cambiare il contenitore
Nonostante le piante grasse crescano di norma lentamente, prima o poi andranno rinvasate. Quando le radici cresceranno così tanto da sbucare da terreno e fori di drenaggio, dovremmo pensare di sostituire il contenitore.
Scegliamo un vaso più grande di un paio di centimetri rispetto al precedente. Preferiamolo in terracotta, un materiale che assorbe l’umidità ed evita che le radici possano marcire. Il terreno alla base dovrebbe essere specifico per succulente. In alternativa, potremmo mescolare uno strato di terriccio universale a perlite o lapilli, perfetti per il drenaggio.
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